Sa rebellia de is olias Como est su tempus. Est tempus de semenare. Est tempus de torrare a prantare. Est tempus de bessire dae aposentos e palatzos e torrare a sa terra.
Est tempus de non pònnere prus mente. Est tempus de torrare sa vida. Sa terra est nostra, est de babbos nostros, est de mammas nostras, est de fillos e fillas nostras. Sa terra est istòria e memoria, sa terra est memoria e benidore, sa terra est sienda commune.
E is àrbures sunt sagrados. In ue est passada sa ruspa, passamus nois. In ue ant fatu pranu, torramus a semenare. In ue is àrbures nche ddos ant bogados, nois ddos torramos a pònnere. Totus paris. Semus unu pòpulu chi benit dae sa terra. Semus unu pòpulu. Semus terra.
Oggi il Coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione energetica si è riunito nel presidio No Tyrrhenian Link a Selargius, luogo di nascita della “Rivolta degli ulivi”.
La “Rivolta degli ulivi” rappresenta la nuova forma di resistenza democratica in Sardegna, che si oppone fermamente alla violenta distruzione dei nostri territori e allo sradicamento di alberi sacri come l’ulivo. Questa protesta pacifica ma determinata è la risposta delle nostre comunità all’arroganza di chi vuole imporre progetti devastanti senza considerare il volere e il benessere dei cittadini.
Il nostro Coordinamento è impegnato per una transizione energetica che sia veramente ecologica, giusta e rispettosa dei territori e delle comunità. Constatiamo con amarezza che la transizione proposta dal governo italiano è energetica ma non ecologica. Noi vogliamo che sia il popolo a decidere come contribuire alla salvezza del nostro pianeta, con forme di transizione più rispettose e sostenibili. Chiediamo che tutti i territori dello stato italiano partecipino in maniera equa a questo processo, senza che ci siano regioni che devono sopportare sacrifici sproporzionati.
La nostra visione si basa su principi chiari:
• A chi ci propone devastazione, noi rispondiamo piantando alberi.
• A chi ci propone enormi impianti, noi proponiamo comunità e distretti energetici.
• A chi ci propone produzioni di energia senza alcuna pianificazione, noi pretendiamo un resoconto puntuale dei fabbisogni della nostra Isola
• A chi ci propone vecchie modalità produttive, noi chiediamo investimenti in ricerca e l’utilizzo di soluzioni moderne e innovative.
• A chi ci propone di svendere le terre, noi chiediamo di risolvere gli eterni problemi finanziari degli agricoltori e degli allevatori. È giunto il momento di invertire la tendenza: troppo suolo è stato cementificato, è ora di far crescere nuovamente gli alberi.
Vogliamo che il popolo sia pienamente informato e coinvolto nelle decisioni, non rabbonito con facili slogan. La “Rivolta degli ulivi” è nata spontaneamente qui a Selargius, dove si intende realizzare una stazione di conversione per il collegamento sottomarino ad alta tensione Tyrrhenian Link. In risposta allo sradicamento degli ulivi da parte di Terna contro il volere dei legittimi proprietari, cittadini da tutta l’Isola stanno convergendo per ripiantarli, trasformando un atto di distruzione in un gesto di rinascita e speranza. I comitati nascono tra le comunità che vivono i territori, ne traggono vita e ci coltivano il futuro.
Questa è la forza della nostra protesta: radicarci nella terra, proprio come gli ulivi che piantiamo. Invitiamo tutti i sardi e le sarde a unirsi a noi in questa lotta pacifica per il nostro futuro e quello della nostra Isola. Il Coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione energetica continuerà a lottare per una vera transizione ecologica, rispettosa della nostra terra e della nostra cultura. La nostra resistenza non si fermerà finché la voce del popolo sardo non sarà ascoltata e rispettata.
del Coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione energetica