In una società che muta velocemente, la scuola e la biblioteca sono istituzioni ottocentesche ma indispensabili. Solo loro possono frenare l’ignoranza dilagante, certificata ogni anno dalle indagini OCSE. Per come è strutturato l’ecosistema informativo oggi (tutti con uno smartphone in tasca) è un’illusione pensare di attirare le persone, e in particolare i giovani, in biblioteca per proporre loro dei libri, una tecnologia che la maggioranza degli italiani non frequenta. Possiamo rivitalizzare le biblioteche solo se concepiamo la loro missione in modo diverso, come parti di un ecosistema culturale attivo. Dobbiamo coinvolgere i cittadini per fare della biblioteca un luogo originale, stimolante, accogliente, militante.
Su questo e molto altro riflette la progettista culturale Antonella Agnoli nel suo saggio “La casa di tutti. Città e biblioteche”, edito da Laterza, che sarà presentato nell’ambito del festival Éntula in due date.
Il primo appuntamento sarà a Cagliari lunedì 9 ottobre, alle 18, nella sede della Fondazione Siotto. Con l’autrice dialogherà Francesca Ghirra.
L’11 ottobre Agnoli sarà invece alla biblioteca universitaria di Sassari, sempre alle 18, dove converserà con Giovanni Fiori, Davide Deiana e Giuseppe Mascia.
Gli incontri sono realizzati in collaborazione con la Fondazione Siotto, la biblioteca universitaria di Sassari, l’Associazione Italiana Biblioteche Sezione Sardegna, l’associazione Fare città, l’associazione Sardi Italiani Europei, le librerie Mieleamaro di Cagliari e Koinè Ubik di Sassari, lo Studio Massaiu e Florgarden.
L’opera
«Sono in biblioteca e aspetto. No, non sono in attesa della consegna di un libro, anche perché sono in una piazza coperta con immense vetrate sul mare e, al centro, un tubo di bronzo di 7,5 metri di lunghezza appeso al soffitto. L’opera d’arte è in realtà un gong, realizzato dall’artista Kirstine Roepstorff, che suona ogni volta che in città nasce un bambino. Questo rintocco si espande per tutto l’edificio e tutti sanno che qualche minuto prima una nuova vita è entrata nella comunità: cos’altro può generare fiducia nel mondo in cui viviamo, se non un piccolo essere che arriva tra noi? Il gong di Dokk1, la biblioteca di Aarhus, in Danimarca, dimostra meglio di qualsiasi altra cosa perché le biblioteche siano parti necessarie, vitali, dell’infrastruttura sociale: perché con la loro stessa esistenza creano fiducia nel domani.»
L’autrice
Antonella Agnoli è progettista culturale, già assessora alla cultura del Comune di Lecce, ex membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici del Mibact, ex componente del Cda dell’Istituzione biblioteche del Comune di Bologna, ex presidente della Fondazione Federiciana di Fano, Membro del Comitato scientifico – Arcipelago Italia, Biennale di Architettura di Venezia 2018.
Attualmente è membro della Fondazione EOS (Edison Orizzonte Sociale), del Cultural Welfare Center. Da anni collabora con studi di architettura e amministrazioni comunali per il ripensamento di luoghi culturali e per la costruzione o ristrutturazione di biblioteche di nuova concezione.
A questa attività sul campo ha affiancato attività di formazione e di scrittura con La biblioteca per ragazzi (1999), Le piazze del sapere (2009), Caro Sindaco, parliamo di biblioteche (2011), La biblioteca che vorrei (2013), Un viaggio fra le biblioteche italiane (2016), oltre a saggi in riviste e in volumi collettivi.