Il progetto Ogliastra Blue Zone entra nel vivo. Un altro passo avanti per venti aziende del territorio che fanno rete e lavorano in sinergia per offrire prodotti, esperienze, servizi innovativi nell’ambito del turismo, della cultura e l’ambiente. Nell’ultima riunione della rete Ogliastra Blue Zone l’assemblea ha deciso a maggioranza di proseguire il percorso e aprire a nuove adesioni. Si opera in una logica di sistema, dove gli attori che ne fanno parte lavorano alla creazione di un’offerta turistica diversificata.
“Stiamo lavorando al prosieguo di Ogliastra Blue Zone e alla creazione di un progetto importante per il 2025. Credo che la chiave sia la creazione di un soggetto giuridico forte che possa occuparsi della promozione e commercializzazione dei servizi in Ogliastra e fornire assistenza turistica – spiega Cristian Pinna, presidente della Rete e Ceo di Life in Sardegna, capofila del progetto – Il nostro obiettivo è mettere in rete le aziende del territorio. Personalmente ritengo sia necessario creare un consorzio turistico Ogliastra che possa fare promozione turistica all’estero, dare informazioni e vendere servizi. Un soggetto che collabori in maniera attiva con la Dmo Ogliastra, organismo pubblico-privato”.
Un lavoro che parte dal 2020 quello dell’Ogliastra Blue zone, con il progetto “Ogliastra comunità accogliente e sostenibile” finanziato da Sardegna Ricerche. Si lavora per la costituzione di un Consorzio entro giugno.
“Proseguire con la rete è un sogno che si realizza nella nostra Ogliastra, un’occasione che non dobbiamo farci sfuggire – afferma Stefania Carta, dell’hotel Janas di Tertenia che ha aderito al progetto sin dalla nascita – Le difficoltà non mancano, ma credo che uniti si possano mettere in campo risorse ed esperienze che apportino benefici in termini sia economici che umani senza rinunciare all’autonomia e l’identità di ciascuno”.
Ha creduto nella potenzialità della rete alla quale sicuramente ne farà parte anche Andrea Franceschi delegato al progetto dell’agenzia Aquila Bianca di Lanusei: “Ci avviciniamo ai 30 anni di attività e non smettiamo di sognare un’Ogliastra che diventi protagonista nel mercato turistico globale. Abbiamo piacevolmente accolto l’iniziativa della Rete Ogliastra Blue zone perché rappresenta un’integrazione tra imprese di diversi settori con un unica finalità, quella di promuovere l’Ogliastra in tutti i suoi aspetti. Non solo turistica, ma anche e soprattutto l’Ogliastra delle “buone pratiche” e della “bella vita”, e dell’esperienziale orientata al rispetto del territorio. Abbiamo il prodotto, dobbiamo trovare i canali di vendita in un mercato altamente competitivo. Oggi – sottolinea – l’integrazione tra territorio e aziende può rappresentare la chiave dell’autodeterminazione, permettendo ad aziende di piccole dimensioni di sopravvivere e crescere, esaltando gli aspetti identitari e unici delle attività, nella nostra bellissima Ogliastra.”
Giulia Mura, delegata Sardegna Donne dell’Olio:”Il turismo dell’Olio sta crescendo sempre di più in Ogliastra, lo dicono i numeri. È importante fare rete in tutti i settori, compreso quello agricolo che pian piano si sta legando al turismo. Per avere la forza di attrarre un pubblico nuovo e di nicchia serve mettere in campo tutte le forze. Le presenze del mercato americano sono in crescita anno dopo anno, dobbiamo essere pronti con servizi di qualità su tutto il territorio”.
Per l’operatore turistico Alessandro Murino di Gairo è “essenziale nel turismo moderno cercare forme di raggruppamento e collaborazione tra aziende. L’Ogliastra nonostante decisi passi avanti, pecca ancora da questo punto di vista, ben vengano quindi forme associative capaci di integrare e sviluppare quelle che sono le peculiarità del territorio a livello escursionistico, gastronomico e culturale”.