La Rsa Monsignor Angioni non paga l’intero stipendio, protesta della Fials

“La Fials in una nota sollecita l’Rsa Monsignor Angioni l’immediata intera erogazione a tutti i dipendenti dello stipendio del mese di ottobre 2024 più il saldo del restante 30% di quello della mensilità relativa a settembre 2024”, inizia così la nota a firma di Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia.

“Come segnalato a cadenza mensile dal personale della Rsa Monsignor Angioni , con una precisione che definire svizzera pare puro eufemismo, la Congregazione religiosa del Buon Pastore “dimentica” come al solito di pagare le spettanze ai propri dipendenti. Si ricorda che la scadenza dell’erogazione della retribuzione è rubricata dal CCNL Aris Aipp all’art.67 che cita testualmente: “La retribuzione deve essere corrisposta al lavoratore in una data stabilita, comunque non oltre il 7° giorno lavorativo successivo alla fine di ciascun mese”, prosegue la nota.

“In caso di ritardo nella corresponsione della retribuzione, la Struttura è tenuta a corrispondere anche gli interessi maturati, secondo le norme di legge vigenti”.

“Si ricorda che questa divisione dello stipendio tra il 70% in acconto ed il 30% differito, va avanti da ben 9 anni, periodo nel quale i dipendenti hanno svolto il loro lavoro tutti i giorni e con grande dedizione, sicuramente per intero e non per acconto e saldo”…”Inoltre giova ricordare che i dipendenti ed i loro familiari devono mangiare quotidianamente e pagarsi mensilmente le varie bollette, non per “grazia ricevuta” o per un intervento della “divina provvidenza”.

“Va inoltre evidenziato il fatto che, a tutt’oggi, i dipendenti non abbiano ricevuto la busta paga del mese di settembre 2024, che a norma di legge va consegnata ai lavoratori “contestualmente” allo stipendio” – prosegue la Fials – “Con la presente inoltre si sollecita la Direzione Aziendale della Congregazione al rispetto dei vincoli previsti dall’art. 5-bis del contratto stipulato con protocollo ATS Sardegna RCC/2021/265 del 20/10/2021 al fine di evitare le conseguenti sanzioni”.

“Per quanto sopraesposto la Fials sollecita l’immediata regolarizzazione delle spettanze ai dipendenti, preavvisando che a tutela dei lavoratori interessati metterà in campo tutte le azioni più opportune, nessuna esclusa”, conclude la nota di Cugliara e Mascia.

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