La Torres dopo la meritata e sofferta salvezza pianifica il futuro.

L'ambiziosa società gestita dal gruppo Abinsula e guidata dal presidente Stefano Udassi, sembra intenzionata a compiere un deciso salto di qualità

L’ambiziosa società gestita dal gruppo Abinsula e guidata dal presidente Stefano Udassi, dopo l’analisi ed il bilancio della stagione appena conclusa, sembra intenzionata a compiere un deciso salto di qualità.
In questo senso sono attesi dei significativi avvicendamenti che potrebbero riguardare la figura del direttore sportivo e dell’allenatore.
Il ds Andrea Colombino sembra infatti destinato a lasciare complice alcune frizioni con una parte della tifoseria rossoblù. L’attuale Direttore, tra le sue esperienze ricordiamo Carbonia e Latte Dolce, ha lavorato proficuamente raggiungendo i principali obiettivi negli ultimi due anni, in tal senso potrebbe essersi dunque concluso il suo percorso. Il  quarantaduenne dirigente sassarese ha certamente il merito di aver scoperto prima talenti come Ruocco e Diakitè, a proprio agio anche in terza serie dopo l’affermazione nel campionato di serie D e successivamente di aver portato a Sassari giocatori del calibro di Urso e Scappini nonchè altri giovani di sicuro avvenire come Omoregbe e Saporiti.
Nel consuntivo finale menzione di merito per i sardi Dametto, Pinna e Masala e per lo sfortunato bomber Scotto. Una squadra giovane, età media 25 anni, guidata in porta dal talentuoso ventunenne Salvato, avvicendato nel convulso finale di stagione dal più esperto Garau.
Nella prima parte del campionato il pubblico sassarese, vero valore aggiunto dei rossoblù, ha accompagnato entusiasta la squadra in grande sintonia con la società che aveva peraltro compiuto gli sforzi necessari sia alla regolarizzazione dell’iscrizione al campionato di Lega Pro che i lavori per mettere a norma lo stadio Vanni Sanna.
Nel corso del torneo da registrare una flessione del numero degli spettatori ma la tifoseria della Torres non ha fatto mai mancare il puntuale sostegno anche in trasferta specie con i gruppi organizzati, compatti e chiassosi.
Un campionato iniziato nel migliore dei modi che aveva lasciato intravedere per i sassaresi la possibilità di una tranquilla salvezza con vista play off. Poi la flessione, un girone di ritorno complicato con l’infruttuoso cambio della guida tecnica culminato con l’esonero, dopo la sconfitta contro l’Entella, dell’allenatore Alfonso Greco e l’arrivo di Stefano Sottili.
Un punto in cinque partite, 442 minuti senza gol, avevano fatto precipitare la squadra sassarese ai limiti della zona playout. Una vera e propria crisi in un finale di stagione che si annunciava complicato e con un calendario che non favoriva certamente i sassaresi. Da qui il ritorno di Alfonso Greco e l’allontanamento di Sottili. Il cinquantatreenne tecnico romano ha il merito di aver ricompattato il gruppo riportando sul campo le geometrie e gli schemi preferiti ottenendo la salvezza nell’ultima gara casalinga giocata e pareggiata contro la Fermana.
La salvezza non sembra però garantire la permanenza dell’ex allenatore tra le altre di Lanusei e Ostiamare. Il suo destino pare legato all’arrivo del nuovo direttore sportivo, novità attese anche per altri ruoli dirigenziali.
Per la Torres l’obiettivo della serie B, dopo ben trenta stagioni nel “terzo livello” del campionato italiano, non deve essere solo un sogno ma un desiderio da poter condividere con tutti i suoi tifosi.
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