“La guerra a senso unico che sta sterminando vite, case, risorse naturali a Gaza ci riguarda tutte e tutti perché sotto quelle bombe perisce anche la possibilità di un mondo più giusto e vivibile. Per questo non possiamo stare a guardare”… “Le donne e gli uomini della Valle di Susa antifascista è solidale sono da sempre dalla parte del popolo Palestinese”, affermano i promotori di una fiaccolata in programma il 16 novembre a Bussoleno in Val Susa.
“Da decenni questa nostra Valle ha accolto i figli esuli di una terra a cui l’occidente imperialista e coloniale non solo ha sottratto il diritto all’autodeterminazione, ma, per favorire la nascita di uno stato artificiale quale lo stato sionista di Israele, gendarme del capitalismo occidentale nelle terre del petrolio, ha derubricato la Palestina alla condizione di terra di nessuno, senza radici culturali, senza tradizioni di popolo”…”Quella che era una realtà multietnica e multiculturale si è visti via via ridotti confini e diritti, il suo popolo chiuso in campi profughi, i suoi figli dispersi per le vie del mondo. La risposta delle “democrazie” capitalistiche è stata sempre di indifferenza o di aperta ostilità, mentre per gli stessi paesi arabi una realtà laica ed egalitaria come quella palestinese è stata vista con sospetto o come un fastidioso problema rispetto ai rapporti diplomatici e di mercato”, prosegue la nota dei No Tav.
“Ora siamo giunti alla soluzione finale della “questione Palestinese”: la striscia di Gaza, scampolo ormai minimo di quella che fu la Palestina, ridotta a campo di sterminio per il suo popolo, sommersa dal ferro e dal fuoco della aggressione israeliana. Intorno, inaccessibili, quelli che erano uliveti, coltivi e pascoli di un popolo di pastori e contadini ed ora sono insediamenti di coloni israeliani, avamposti militari e polizieschi”… “La Valle di Susa che resiste, che nel suo piccolo sperimenta da anni la militarizzazione del proprio territorio e la precarietà di “popolo di troppo”, si schiera convintamente dalla parte della Palestina e della sua Resistenza”.