La verità e le sue sfaccettature nel libro di Giulia giornaliste

Una raccolta di 16 diverse analisi del concetto di verità la cui trattazione di ciascuna è affidata a massimi esperti ed esperte dei diversi settori professionali, di studio e di ricerca, presenti in Sardegna o in altre regioni italiane.

Tutto questo nel libro fresco di stampa Le Verità, curato da Giulia giornaliste Sardegna in coedizione con Grafiche Ghiani.

Il volume sarà presentato lunedì 16 dicembre a Cagliari, nell’aula magna Capitani del corpo aggiunto della Facoltà di Studi umanistici dell’Università, in occasione di un incontro dal titolo omonimo promosso da Giulia giornaliste in collaborazione con l’Ateneo del capoluogo. Il via ai lavori alle 9.30, conclusioni alle 13.30.

Un momento di confronto e di apprendimento che si articola su diversi panel, in cui le autrici e gli autori del libro illustreranno la sintesi dei loro scritti con le varie declinazioni del concetto di verità e le sue diverse articolazioni e accezioni che orientano i campi dell’informazione, dell’educazione, dell’ordinamento giuridico, delle relazioni sociali e condizionano i modelli di conoscenza.

All’idea di verità al singolare è subentrata quindi un’alternativa che ne evidenzia la pluralità, le sue diverse sfaccettature con le quali ormai si presenta. La verità, o meglio la sua ricerca, consiste nell’impegno di ciascuno nel perseguirla.

“È un libro al servizio della conoscenza – spiega Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna – utile per sviluppare il pensiero analitico e critico, rivolto al mondo della scuola ma anche a chi fa ricerca e informazione, scritto con un linguaggio accessibile che stimola il ragionamento e accompagna verso il riconoscimento e la comprensione dei diversi volti con i quali si presenta la verità, non uno solo e unico, ma tanti, che attraverso la lettura di queste pagine saranno meglio conosciuti e interpretati. A partire dalla verità sostanziale dei fatti che è la verità specifica dei media”.

“Abbiamo cercato di guardare al concetto di verità da diverse prospettive – argomenta Elisabetta Gola, prorettrice alla comunicazione e filosofa di UniCa -, per far emergere i confini entro cui possiamo muoverci quando cerchiamo di capire ‘come stanno le cose’, sia quando facciamo filosofia che quando svolgiamo il nostro ruolo nel giornalismo e nella comunicazione.

La filosofia può metterci in guardia da tante trappole: linguistiche, etiche, concettuali. È col giornalismo che però raccontiamo il mondo e vediamo chiaramente che di verità ce ne è sempre più di una. Essere consapevoli delle differenze tra diversi gradi e tipi di verità è una bussola importante – sottolinea la docente – per muoverci in un mondo che vive di simboli e rappresentazioni e in cui noi abbiamo perciò sempre più bisogno di distinguere la realtà dalla finzione, le fonti autorevoli da generatori automatici di contenuti, i ragionamenti tendenziosi dall’intenzione informativa”.

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