La violenza sulle donne è un tema che mi sta molto a cuore e mi sento male ogni volta che viene bistrattato e strumentalizzato.
Questo da quando io stessa sono stata vittima di violenza. Un’associazione antiviolenza di Cagliari mi ha accolto e soccorso quando le mie giornate erano fiumi di lacrime continui. Sono sei anni che tramite questa associazione frequento gruppi tenuti da esperti psicologi che mi hanno aiutato a capire cosa avevo subito, perché, e come superare tutto questo.
Se pensate che la violenza sulle donne sia un marito innamorato che picchia la moglie, vi garantisco che non avete capito nulla del problema. Se pensate che violenza sulle donne sia un marito in preda a gelosia, vi garantisco che non avete capito nulla del problema.
Se pensate che violenza sulle donne sia solo la violenza domestica perché i mariti un po’ su di giri picchiano le mogli, vi garantisco che non avete capito nulla del problema. Se pensate che la violenza sulle donne sia solo un capriccio da femminista, come la A alla fine dei sostantivi, vi garantisco che non avete capito nulla del problema. La violenza sulle donne è qualcosa che solo una donna che l’ha subita può comprendere a 360° e richiede anni di riflessione, le manifestazioni lasciano il tempo che trovano.
Parlare del problema affrontandolo nel modo sbagliato danneggia le donne e basta; soprattutto quelle che come me stanno ancora combattendo in tribunale per dimostrare di essere le vittime.
Già, perché una donna che subisce violenza, in Italia, deve dimostrare di non aver provocato la violenza. E ho detto tutto.