Il mese di ottobre si è svolto con diverse iniziative per celebrare i 70 anni di Aias, nata nel 1954 a Roma, sotto la coperta della Democrazia Cristiana, oggi l’Aias è presente sul territorio nazionale con però diverse inchieste che coinvolgono i vertici regionali dell’associazione e diverse vertenze aperte per la mancanza di pagamento degli stipendi. Insomma non tutto è lucente nel mondo Aias!.
Il mese in corso ha visto importanti incontri, con una delegazione di membri Aias ed una della Polizia di Stato che sono state ricevute al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
All’evento erano presenti il capo della Polizia Vittorio Pisani ed il presidente di Aias Nazionale Salvatore Nicitra, inoltre il Ministro Locatelli ha incontrato a Milano i vertici lombardi durante una celebrazione in Piazza Città di Lombardia a Milano.
Ma l’Aias ha anche una storia complicata, numerose sono le inchieste che negli anni hanno coinvolto i vertici regionali in diverse regioni italiane, alcuni dei quali finiti con assoluzioni e altri con arresti.
Oggi una importante inchiesta in Sardegna riguarda i tre fratelli Randazzo, ai tre imputati sono contestati diversi reati, perché – stando all’ipotesi accusatoria – avendo al disponibilità di tanto denaro erogato dall’allora Azienda tutela della Salute in virtù delle convenzioni, avrebbero destinato ingenti flussi di risorse ad altre società del gruppo e non ai lavoratori, rimasti a lungo senza stipendio.
Una delle tre imputate, Anna Paola Randazzo, ancora oggi, è nel Consiglio Nazionale dell’Aias.
Altra inchiesta non ancora chiusa ad Avellino, riguarda Anna Maria Scarinzi, moglie di Ciriaco De Mita (storico leader della Democrazia Cristiana)
Inoltre sono diverse le vertenze aperte per ritardi sui pagamenti dei lavoratori, l’ultima riguarda lo stato di agitazione a Potenza, con una forte presa di posizione dei sindacati.
Insomma, una grande realtà, con lavoratori integerrimi e qualche “problema” che non possiamo dimenticare.
Di Simone Spiga
Direttore di ReportSardegna24