Torna Andrea Bajani con un romanzo potente, L’anniversario, in libreria il 28 gennaio per Feltrinelli in cui smaschera senza sconti e sentimentalismi il tabù del totalitarismo della famiglia.
Si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? Si può sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedrà più? Mettere in discussione l’origine, sfuggire alla sua stretta? Tra i libri più contesi alla Fiera di Francoforte 2024, in corso di traduzione in oltre 25 paesi e tra i più attesi in apertura del 2025, ne L’anniversario troviamo un figlio che racconta la sua disgraziata famiglia senza accusare e senza salvare.
Il racconto che ne deriva è il ritratto di una donna che ha rinunciato a tutto pur di essere qualcosa agli occhi del marito, mentre lui tiene lei e i figli dentro un regime in cui possesso e richiesta d’amore sono i lacci di un unico nodo. L’isolamento a cui li costringe viene infranto a tratti dagli squilli di un apparecchio telefonico mal tollerato, da qualche sporadico compagno di scuola, da un’amica della madre presto allontanata.
In questo microcosmo cresce nel figlio un desiderio insopprimibile di rinascita e di aprirsi agli altri senza il terrore delle ritorsioni. L’anniversario diventa così e prima di tutto un romanzo di liberazione, un libro, come afferma Emmanuel Carrere, “scandalosamente calmo”.