Lorenzo Cremonesi, giornalista del Corriere della Sera, aveva intervistato, qualche mese fa, Aleksandr (soprannominato “Martyn”) del Battaglione Azov e gli aveva chiesto il significato di quei tatuaggi controversi che aveva in testa.
L’intervista, postata anche sui social del Corriere della Sera, era considerata utile per sfatare la “propaganda russa” sul neonazismo ucraino, infatti nell’intervista il soldato del battaglione Azov cercava di “camuffare” la simbologia nazista con la scusa di un fantomatico amore per la mitologia scandinava e che in realtà lui non aveva “niente a che fare con Hitler”.
Ora è spuntata fuori una foto (caricata sul canale Telegram del combattente di Azov), ove il giovane estimatore della “mitologia scandinava” sorride con dietro in bella mostra una bandiera che non sembra essere quella legata alla Scandinavia ma forse di più al nazismo tedesco.
Non vorremmo mettere in difficoltà il collega Cremonesi, ma dovrebbe andare a cercare il giovane Aleksandr per un chiarimento ulteriore, magari scopriamo che oltre alla mitologia scandinava, il combattente di Azov da qualche settimana ama anche il nazismo tedesco.
Qualcuno ha modo di contattare Cremonesi?
Sarebbe interessante avere un suo commento sulla vicenda, dato che vorremmo capire se è Aleksandr che lo ha preso per culo, o se è Cremonesi ad averci presi tutti per culo.
GUARDA IL VIDEO