Gli artisti sono esseri umani complessi, sono in condizione di potere intervenire sui sogni, consentono d’acquisire potere: cosa sono i sogni se non relazioni con il nostro inscrutabile mistero? I sogni sono manifestazioni di un ignoto insondabile, qualcosa che va oltre lo spirito, sovraculturale e priva di razzialità.
I sogni consentono d’entrare in contatto con ogni cosa, altro che smartphone: in una maniera totale e sensoriale, determinano la nostra evoluzione di specie, sono una rete, una ragnatela gigantesca che ci pone tutti in contatto, ci rendono specie animale legata oltre le proprie sovrastrutture di specie, le nostre reali informazioni muovono solo dai sogni. L’artista ha da sempre chiaro, che quello che sogna è reale, il sogno è uno strumento di presa di coscienza, è sempre simbolico con un significato concettuale.
Sognare rende la nostra mente collettiva, il sogno è la base linguistica dell’arte, l’arte non nega realtà invisibili e poteri cosmici, l’arte che fabbrichiamo ci parla e trasforma nello spazio e nel tempo, nel corpo e nella mente, ci muta proprio perché è la rappresentazione di noi che inseguiamo e in cui crediamo. L’artista è sempre sciamanico, disegnare non vuole dire solo trasmettere, ma impattare lo spettatore con l’energia dell’immagine creata, non solo soggetto o contenuto, ma segno che sa essere energia e ritmo, l’azione artistica è metafora, dove diversi livelli si manifestano contemporaneamente, è luogo dove il limite dell’ego è minacciato dalla stratificazione si simboli che sono sempre ambivalenti.
Io un sogno simbolico lo coltivo da tempo, quello che Cagliari città metropolitana e capoluogo di una Regione a Statuto Autonomo, abbia la sua alta formazione artistica, a oggi questo sogno fa i conti con la politica nazionale a debito pubblico dilagante , che ha portato alla rinegoziazione del tasso fisso sui mutui delle case, con la politica Regionale della lingua minoritaria da recintare nel nome dello statuto autonomo speciale che nel nome del folk nega la ricerca artistica contemporanea e con politiche comunali che trasversalmente hanno dichiarato a più riprese che sarebbe nata: è stato solo un sogno? L’alta formazione artistica Cagliaritana, sarebbe necessaria a fare comprendere agli artisti made in Casteddu, che se sono artisti, non sono artisti Cagliaritani, ma sono artisti, perché da quando è comparsa la nostra specie su questo pianeta, l’evoluzione è stata possibile solo nel nome dell’unico linguaggio umano biologicamente senza frontiere, il linguaggio delle arti maggiori (pittura e scultura).