“Un tema importante che pone l’impresa come motore di crescita economica e sociale. Le imprese innovative e le società benefit, infatti, non sono rivolte solo al profitto, ma sono un nuovo modello di fare impresa, attrattori di occupazione e di competenze a servizio dell’intera comunità”. Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Ada Lai, intervenendo al Convegno “Imprese innovative”, organizzato dall’Ordine dei commercialisti, a Cagliari, nella sala conferenze della Mem.
“Il lavoro deve diventare sostenibile – ha affermato Lai – garantendo dignità alla persona, regolarità contrattuale, condizioni di lavoro sicure, reddito equo e benessere personale. Per rispondere alle esigenze delle imprese è necessario lavorare in sinergia tra tutti gli attori istituzionali ed economici coinvolti: territori, ordini professionali, università e imprese per creare, attraverso una progettualità condivisa delle risorse, una strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo. Per il prossimo settennio, abbiamo a disposizione 30 milioni di fondi FESR per progetti di sviluppo territoriale che realizzeremo insieme ai GAL, a cui si aggiungono 200 milioni di fondi europei e altrettanti regionali per le politiche attive del lavoro. La Regione sostiene le imprese con i bonus occupazionali e il microcredito – sottolinea l’assessore – Tagliare il costo del lavoro è fondamentale, perché il personale è una delle voci di spesa che pesa maggiormente sul bilancio e che purtroppo, spesso viene tagliata riducendo l’organico o alleggerendo le buste paga. In una realtà in continua trasformazione, bisogna puntare sulla valorizzazione delle competenze.
L’assessorato del Lavoro – spiega – sta investendo massicciamente nella formazione professionale mirata, nell’alta formazione e nell’apprendistato per abbattere la barriera tra la domanda e l’offerta di lavoro e riscoprire gli antichi mestieri, quelli identitari, che saranno le nuove professioni. Per migliorare il rapporto dei cittadini e delle imprese – conclude l’esponente dell’esecutivo Solinas – è importante, inoltre, semplificare l’azione amministrativa, perché l’eccessiva burocrazia con la sua macchinosità, è un costo economico e sociale che non possiamo più permetterci.”