Lavoratore ferito in centrale Enel Sulcis, sindacati proclamano lo sciopero

Un silo della centrale Enel di Portovesme contenente acque acide si è sfondato e le lamiere hanno danneggiato un mezzo ed un muro adiacenti e causando un infortunio ad un lavoratore che operava sul posto.

L’incidente è avvenuto ieri e oggi i sindacati, che hanno ricostruito la dinamica in una nota, parlano di “strage mancata” e proclamano per domani due ore di sciopero al primo turno di lavoro.

“Solo per un caso puramente fortuito non stiamo parlando dell’ennesima tragedia sul lavoro – osservano le segreterie territoriali di Fiom, Fsm e Uilm – riteniamo gravissimo quanto avvenuto e invitano le autorità e le istituzioni competenti a dar luogo alle dovute verifiche e controlli previsti, chiamando l’Enel alle proprie responsabilità”.

Fiom, Fsm e Uilm evidenziano che “quanto accaduto ieri si aggiunge agli accertamenti richiesti allo Spresal meno di un mese fa per il mancato funzionamento dell’ascensore del secondo gruppo, fermo da oltre un anno.

Mancanza di manutenzione e investimenti, denunciati dai lavoratori metalmeccanici durante l’assemblea tenuta ai cancelli in data 11 ottobre 2024. Oggi quelle denunce assumono toni ancora più forti e preoccupanti – si legge nella nota congiunta – Cresce il malumore e la preoccupazione tra i lavoratori della centrale di Portovesme, costretti a lavorare in condizione di precarietà sempre maggiore, in conseguenza dell’incertezza nell’assegnazione degli appalti e delle lavorazioni da svolgere, che evidenziano un problema di sicurezza da affrontare – spiegano le tre sigle dei metalmeccanici – Così come preoccupa che il grave incidente di ieri non abbia registrato le verifiche degli enti preposti, Asl e Arpas in primis”.

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