Stato di agitazione dei lavoratori dell’Ente acque Sardegna che, con Cgil, Cisl, Uil Fesal e Clares, annunciano la mobilitazione con un preavviso per l’indizione dello sciopero generale inviato al prefetto di Cagliari.
I sindacati lamentano “la totale assenza di riscontro della giunta regionale alle ripetute richieste di adozione degli atti necessari alla designazione dell’Organo di vertice stabile e continuativo dell’Ente acque della Sardegna, per mettere finalmente fine al regime commissariale”.
Le organizzazioni dei lavoratori, in particolare, ricordano che, al momento, “l’Enas è privo della figura di vertice e che da tale circostanza derivano le molteplici criticità più volte segnalate come l’impossibilità dell’approvazione del bilancio consuntivo, senza il quale non si può procedere all’assunzione del nuovo personale (pari a un contingente di ben 25 unità come previsto dal piano assunzionale 2023 vigente) e del nuovo direttore generale, nominato nell’agosto scorso dalla giunta regionale”.
Cgil, Cisl, Uil Fesal e Clares osservano chd “attualmente Enas ho uno sbilancio di circa 7 milioni.+
E’ necessario pertanto approvare il bilancio consuntivo al fine di ripristinare l’equilibrio di bilancio senza dover ricorrer a tagli di spesa e per poter programmare gli investimenti fattibili con l’avanzo di amministrazione” Per questo motivo i sindacati hanno indetto l’assemblea dei dipendenti dell’Ente acque della Sardegna per venerdì 10 novembre dalle 11 alle 14 nella sala anfiteatro dell’assessorato regionale della Sanità, in via Roma 223 a Cagliari. Sarà l’occasione per chieder il mandato dei lavoratori per la proclamazione dello sciopero.