Striscioni e bandiere dei sindacati davanti a Villa Devoto. E sirene e trombe in azione per fare più rumore possibile.
I lavoratori dell’Eurallumina di Portovesme, oltre una cinquantina, stamani sono arrivati con tute e caschi davanti alla sede di rappresentanza della Giunta regionale.
Un presidio, promosso da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, per chiedere che, entro la prima metà di dicembre, venga sottoscritto l’addendum al protocollo d’intesa propedeutico al progetto di rilancio della fabbrica di allumina e la ripresa occupazione di circa 1500 operai. Di conseguenza, sostengono le sigle, deve essere sottoscritto l’accordo per la collocazione in Cigs per le aree crisi industriale complessa di tutto il personale coinvolto.
“Allo stato attuale – spiegano i lavoratori e i sindacati – sommati i numerosi rinvii susseguitisi con regolare cadenza nel corso di tutti questi anni di vertenza appena trascorsi, la stessa Regione e l’attuale Governo non sono riusciti a determinare il raggiungimento di un risultato alcuno, se siescludono la Delibera relativa al PAUR e il fondamentale dissequestro di una parte del ‘Sito di stoccaggio dei residui di lavorazione’, entrambe i risultati ottenuti nel mese di maggio di quest’anno, ebbene, ad oggi oltre a ciò null’altro è stato sostanzialmente raggiunto se non perdite di tempo su perdite tempo se non sporadiche dichiarazioni d’intenti”.