Lavoro e formazione. Confronto tra regioni e Governo

Arriverà a breve, dopo un passaggio alla Conferenza Stato-Regioni, il decreto che definirà i criteri per i percorsi di formazione, che consentiranno ai cosiddetti occupabili di passare dal Reddito di Cittadinanza al Sostegno Formazione e Lavoro. E’ quanto emerso dal confronto, in videoconferenza, tra la ministra del Lavoro, Marina Calderone e gli assessori regionali per fare il punto sull’attuazione della misura .

Soddisfatta l’assessore del Lavoro, Ada Lai. “Un confronto positivo con la Ministra Calderone, che ha dimostrato grande sensibilità e attenzione nei confronti della governance con le regioni. Un tavolo tecnico che si arricchirà di ulteriori tavoli tematici. Il Governo ha scelto di andare oltre l’assistenzialismo e ridare dignità al lavoro – afferma – La Regione Sardegna sta facendo la sua parte. I nostri centri per l’impiego hanno già profilato gli occupabili, che sono meno di 5.000. A loro arriverà un’ulteriore comunicazione da parte dei nostri uffici per confermargli che saranno presi in carico per essere accompagnati nei programmi di politica attiva per il lavoro, dalla formazione ai cantieri occupazionali. Il nostro sistema dei servizi per il lavoro – sottolinea l’assessore del lavoro – si è già attivato per accompagnare i percettori della nuova misura in un percorso di supporto e formazione finalizzata all’inserimento lavorativo. Il Ministero del Lavoro e l’INPS ci hanno fornito i primi chiarimenti utili, che confermano come la partecipazione a percorsi di politica attiva potrà procedere senza soluzione di continuità, integrando la condizionalità prevista dal nuovo paradigma, che prevede che l’Inps eroghi il sostegno solo dopo aver ricevuto le informazioni relative all’attivazione dei beneficiari.

I percettori del servizio formazione lavoro – aggiunge – inizieranno a utilizzare la nuova piattaforma SIISL a partire dal 1° settembre 2023. Il SIISL, Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, che sarà gestita dal Ministero del Lavoro come previsto dal decreto lavoro – spiega l’esponente dell’esecutivo Solinas – va proprio nella direzione di costruire un sistema informativo più efficace per facilitare la ricerca del lavoro, individuare le attività di formazione più idonee, condividere le opportunità e i progetti di pubblica utilità, tenendo conto dei titoli, delle esperienze formative e delle competenze professionali pregresse dei beneficiari, nonché della disponibilità di offerte di lavoro e di ogni altro genere di intervento di politica attiva”

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