Le lavoratrici domestiche raccontate a teatro a Bologna

Marco Martins, artista multidisciplinare portoghese, che lavora tra il teatro, il cinema e la video arte, conosciuto in Italia soprattutto per la sua collaborazione con Tonino Guerra, il 26 e 27 gennaio all’Arena del Sole di Bologna presenta Pendulum, due date esclusive in Italia.

Lo spettacolo, realizzato in portoghese con soprattitoli in italiano, fa parte di Focus Lavoro, il progetto di Emilia Romagna Teatro con varie performances e attività culturali dedicati al tema con momenti di confronto con il pubblico e gli artisti in varie giornate di spettacolo fino al 21 aprile.

Marco Martins dirige la piattaforma culturale Arena, da lui fondata nel 2007, con la quale porta avanti un lavoro caratterizzato dall’incontro con comunità spesso emarginate, di diversi contesti geografici, dal Portogallo alla Sardegna, coinvolgendone i soggetti in lunghi processi creativi: le vite e le storie dei suoi interpreti non-attori sono infatti la base drammaturgica degli spettacoli.

In Pendulum, l’artista si occupa dei lavoratori domestici, una parte significativa della forza lavoro a livello mondiale, tra i gruppi più vulnerabili nei grandi centri urbani.

Attualmente si stima che nel mondo ci siano circa 67 milioni di lavoratori domestici, di cui oltre l’80 per cento donne, che spesso abbandonano figli e famiglia, alla ricerca di condizioni di vita migliori. Da qui deriva infatti la scelta del titolo Pendulum, che fa riferimento al movimento quotidiano delle lavoratrici domestiche, ma anche a quello migratorio, allo spostamento da una terra a un’altra. Pendulum è stato realizzato in sei mesi di lavoro condiviso con sette donne immigrate di prima o seconda generazione, lavoratrici domestiche.

Dall’incontro con questo gruppo di persone, con le loro storie, e in collaborazione con la scrittrice Djaimilia Pereira de Almeida, è nato il testo della pièce. Lo spettacolo, concentrandosi sulla natura del lavoro domestico, affronta il delicato tema delle relazioni familiari, portando in scena un vero e proprio confronto interculturale e intergenerazionale tra diversi modi di vivere.

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