Le piazze e le moschee, tensione al corteo di Roma

Una giornata ad alta tensione.

Anche in Italia, come nel resto dell’Europa, è stato un venerdì di allerta massima nelle piazze e nelle moschee per quanto sta avvenendo in Israele. Una situazione resa ancora più complessa dopo quanto avvenuto in Francia dove un cittadino di origini cecene ha accoltellato a morte un docente di una scuola al grido Allah Akbar. Un episodio che al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, “rievoca fantasmi non molto antichi” per “fibrillazioni che si possono verificare ma non sempre possono essere intercettate”.

Per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al momento nel nostro Paese “non c’è un livello particolare di allerta” ma i “nostri servizi di sicurezza sono allertati” anche “sul rischio emulazione”. Una giornata che ha rappresentato, di fatto, il primo vero banco di prova del dispositivo in tema definito nella riunione di martedì scorso al Viminale del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Grande spiegamento di forze per manifestazioni e cortei in molte città. A Roma tensione tra forze dell’ordine e studenti che sfilavano in circa 600 in solidarietà con il “popolo di Gaza”. Una carica è partita quando i ragazzi hanno cercato di deviare il percorso concordato dirigendosi verso il luogo dove era in corso un congresso delle destre giovanili europee. Le forze dell’ordine sono, quindi, intervenute con una carica a cui gli studenti hanno risposto con il lancio di uova e fumogeni.

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