La sanità resta l’emergenza principale in Sardegna.
Lo sostiene la categoria dei pensionati della Cisl “A distanza di mesi la situazione non è migliorata: le strutture sanitarie faticano a garantire risposte adeguate, le liste d’attesa restano lunghissime e i cittadini incontrano sempre più difficoltà nell’accesso ai servizi” osserva la FNP Cisl che denuncia il disagio dei territori, sottolineando la necessità di potenziare la sanità di prossimità”.
“Ogni cittadino – afferma Mimmo Contu, segretario generale della FNP Cisl Sardegna – ha il diritto di ricevere cure adeguate nel proprio territorio.
Una sanità che fa acqua da tutte le parti, ma che i sardi pagano di tasca: La Regione è chiamata a dare risposte concrete e tempestive per risolvere una crisi ormai insostenibile” rimarca Contu, annunciando il dodicesimo congresso regionale di categoria, in programma a Cagliari il 12 e 13 marzo prossimi. “Adesso che si discute della nuova riforma, il Consiglio regionale e la Giunta devono puntare su un piano sanitario che garantisca efficienza assistenziale e appropriatezza delle cure- conclude -Mancano i posti letto, l’assistenza domiciliare è carente e appena l’1,7% degli anziani accede all’assistenza domiciliare integrata, un dato inaccettabile”.
Durante i lavori, che si concluderanno con l’elezione del nuovo segretario regionale della Fnp Cisl, verranno illustrate le proposte che il sindacato intende porre all’attenzione della Giunta regionale. Tra i temi principali del congresso, come accade da anni durante qualsiasi incontro pubblico della federazione dei pensionati, si parlerà anche della lotta contro l’oppressione femminile e contro il femminicidio, che avrà come simbolo una sedia vuota, con un drappo e una rosa rossa, posizionata davanti al tavolo dei relatori.