“Limites y Colores”, apre a Quartu l’esposizione del collettivo NostraSanctissima

Il 4 agosto si inaugura il nuovo spazio del progetto “The Social Gallery” – V-Art Quartu Exposition, l’esposizione che apre il nuovo progetto porta il titolo di “Limites y Colores ” ed è firmata dal collettivo NostraSanctissima.

La mostra è curata da Roberta Vanali con la direzione artistica di Giovanni Coda.

Nello spazio della “Social Gallery” di Quartu Sant’Elena, dopo il successo del precedente progetto espositivo si inaugura in prima assoluta, la mostra “Limites y Colores ” dedicata al collettivo NostraSanctissima. L’esposizione sarà visibile dal martedì al sabato (ore 17.00/20.30) fino al 26 agosto ’23.

Così scrive la curatrice Roberta Vanali:

S’ispira ai versi di “Limites” di Jorge Luis Borges, la produzione ultima del collettivo Nostra
Sanctissima, al secolo Giovanni Coda e Carla Pisu. Sodalizio nato nella prima fase dell’epoca
pandemica quando, relegati nelle nostre case, abbiamo dovuto ancorarci alle nostre passioni, ossia
a ciò che ci ha consentito di sopravvivere all’inferno sulla terra. E così è stato anche per i due
autori.

É la tematica del tempo e della caducità della vita, quella affrontata dal poeta, dei sui limiti che
paradossalmente rendono l’esistenza unica e preziosa. E di fugacità esistenziale sono intrise le
opere dei Nostra Sanctissima. Dalle porte murate, metafore dei limiti imposti dal tempo alla nostra
vita, alle finestre aperte sull’infinito, il cui significato è sovvertito dai segni della devastazione data
dai vetri rotti. Sono elementi di archeologia industriale provenienti da Portoscuso, Giba e
Carbonia, luoghi dove Giovanni Coda ha girato “Il rosa Nudo” e “La sposa nel vento” e che
appartengono alla collezione fotografica “Logus”.

Come in un gioco di specchi gli elementi si frammentano, si moltiplicano, si sovrappongono e
dissolvono. Tutto si deforma e sovverte capovolgendo la realtà e trasformandola in labirinti che si
moltiplicano. Una visione simultanea trasfigurata e potenziata dall’elaborazione mediante
cromatismi dai toni accesi, fluorescenti e stridenti. Icone restituite alla maniera pop, cifra stilistica
che ha contraddistinto l’opera di Andy Warhol. A porte e finestre si accostano i fiori: gerbere e
girasoli. Nature morte riprodotte all’infinito s’impongono allo sguardo dello spettatore alludendo a
questa nostra effimera e precaria esistenza terrena.

La “Social Gallery” è uno spazio espositivo, dedicato prevalentemente all’arte contemporanea, che nasce a
Quartu nella centralissima via Eligio Porcu. La Galleria si inserisce nel più ambizioso progetto “Ripensare la
Città” strutturato per restituire ancora più centralità alle attività artistico-culturali cittadine.
“È un’emozione fortissima quando un’idea, progettata e curata da anni, diviene realtà. Il mio impegno nel
campo dell’arte, soprattutto quella legata ai temi della giustizia sociale, compie un altro passo in avanti.
“La nuova “Social Gallery” mi rende felice e orgoglioso. Uno spazio innovativo con un palinsesto di altissimo
livello artistico. Nei prossimi giorni verrà reso noto il programma dei prossimi mesi. Conosceremo le artiste e
gli artisti che ci accompagneranno nei prossimi fino alla fine dell’anno, e sono certo che godranno tutte e
tutti di grande attenzione e meritato successo. Il progetto, nato dal gemellaggio che la “Social Gallery” (V-
art Festival) ha ideato con la “Justice Gallery” (Social Justice Film Festival) di Seattle, in questa seconda
parte assume nuova forma e sostanza, puntando ad uno scambio esperienziale fra gli artisti sardi e quelli
americani – fra la città di Quartu e Seattle” – così il Direttore Artistico Giovanni Coda.

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