Per poter tutelare e valorizzare le lingue minoritarie presenti in Sardegna (sardo e catalano di Alghero) e le lingue alloglotte (gallurese, sassarese e tabarchino) è stato pubblicato il nuovo Avviso dell’annualità. Lo ha annunciato l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, L’intervento, riconoscibile quest’anno grazie all’acronimo TuLis (Tutela Lingue sarde), è finanziato sia con fondi statali (euro 999 mila euro per la lingua sarda e 46 mila euro per il catalano di Alghero) che con integrazioni regionali (300 mila euro da utilizzare prioritariamente in favore del gallurese, del sassarese e del tabarchino).
“Con questo intervento – sostiene Biancareddu – si intende sensibilizzare ed accrescere la diffusione e conoscenza delle lingue parlate in Sardegna, nonché l’identità linguistica del popolo sardo come bene primario ed essenziale.”
A tutti gli interventi proposti possono accedere Enti Locali, Camere di Commercio e Aziende Sanitarie della Sardegna con un bacino complessivo di almeno 5.000 abitanti.
I progetti si potranno articolare in quattro ambiti di intervento: Sportelli linguistici, Formazione, Attività culturali di promozione linguistica e Toponomastica.
Gli Sportelli linguistici dovranno offrire servizi ai cittadini che intendano utilizzare la lingua tutelata nei rapporti con la PA e negli altri ambiti d’uso (esercizi pubblici, attività produttive, commercio, scuola, associazionismo, sanità, etc.). Tante le attività che si potranno portare avanti negli sportelli: dalla creazione di materiali informativi-divulgativi, alle consulenze linguistiche, traduttive, e ortografiche da offrire alla popolazione. Il modulo minimo attivabile prevede 260 ore. Le attività dello sportello hanno durata di dodici mesi e devono essere realizzate esclusivamente in presenza.
I corsi di formazione sono invece destinati al personale dipendente, finalizzati all’acquisizione di competenze nell’uso orale e scritto della lingua sarda, del catalano di Alghero e delle lingue alloglotte (gallurese, sassarese, tabarchino).
Le Attività culturali di promozione linguistica dovranno riguardare tematiche di attualità nell’ambito delle comunità di riferimento e saranno finalizzate a stimolare e rafforzare la conoscenza della lingua e i processi di apprendimento, nonché ad accrescere le opportunità di sviluppo di competenze specifiche, per arrivare direttamente alla popolazione e favorire uno scambio intergenerazionale.
La novità di quest’anno riguarda il finanziamento di progetti in materia di Toponomastica, per l’adozione di toponimi conformi alla tradizione e agli usi locali, in aggiunta a quelli ufficiali. Sarà possibile l’installazione di segnaletica bilingue dove ancora non presente e/o il ripristino di segnali rimossi o divelti. Potranno essere installati e/o ripristinati cartelli con nomi di vie, viali, piazze, ecc., nonché insegne, supporti visivi e ogni altra indicazione di pubblica utilità esposta al pubblico negli immobili, sede di uffici aperti al pubblico, ospedali, porti, aeroporti, stazioni e mezzi di trasporto.