L’Olbia ripartirà dalla certezza rappresentata dal suo uomo simbolo, Daniele Ragatzu, bomber e capitano dei bianchi, autore di 19 gol e 4 assist, capocannoniere del girone B della serie C.
Una stagione da incorniciare per l’attaccante trentunenne ex Cagliari. autentico trascinatore dei galluresi.
Con 204 presenze, 76 reti e 46 assist, Ragatzu ha segnato profondamente la storia recente del club imponendosi come miglior marcatore dell’Olbia nei campionati professionistici. Per il numero 10 un repertorio in termini di gol arrivati in tutti i modi possibili: di destro. di sinistro. di testa. di rapina. Ma anche al volo ed in acrobazia. Spettacolare quello in rovesciata contro l’Ancona, probabilmente il più bel gol in assoluto del campionato. L’Olbia non può prescindere dal suo capitano, fresco di meritato rinnovo, il nuovo accordo avrà infatti validità fino al 30 giugno 2025.
Una stagione sofferta per il sodalizio gallurese guidato dal Presidente Alessandro Marino specie dopo un girone di andata difficile con una classifica davvero pericolosa.
Nel girone di ritorno la musica è cambiata. Roberto Occhiuzzi, allenatore dei bianchi, ammette: “Abbiamo disputato un girone di ritorno da squadra importante, da playoff, riuscendo a esprimere il nostro potenziale. Certo, abbiamo dovuto rincorrere perché il girone di andata non è stato semplice, ma penso che anche quei pochi punti fatti nella prima parte della stagione in situazioni molto delicate che non abbiamo mai portato all’esterno, sono serviti a forgiare il carattere della squadra. Abbiamo tenuto botta e poi con il lavoro quotidiano supportato dalla società, dalla famiglia che è l’Olbia e dal calore e dalla spinta della città, abbiamo fatto qualcosa di importante”.
Occhiuzzi ha inoltre sottolineato che l’obiettivo salvezza è stato raggiunto anche grazie ad una sinergia di intenti. “Devo condividere il successo con una Società competente e strutturata benissimo e con uno staff giovane che ha lavorato quanto, se non più di me. A loro va un grande ringraziamento. Determinante anche il pubblico, vero dodicesimo uomo anche in trasferta”.
Sulla sua possibile permanenza alla guida dell’Olbia, il quarantatreenne tecnico calabrese spiega: “Con la Società eravamo d’accordo che ne avremmo parlato a campionato finito e a mente fredda. Ci prendiamo un po’ di giorni di stacco prima di incontrarci. La scelta andrà fatta nel modo giusto, di sicuro i miei stimoli sono sempre molto alti e ho ancora tanto da dare. Sono riconoscente a questa società sia a livello lavorativo che umano e le basi da cui l’Olbia può ripartire il prossimo anno sono importanti. Questa società fa le cose giuste da tanti anni”.
L’allenatore di Cetraro, reduce dall’esperienza in Serie B col Cosenza era subentrato a Max Canzi dopo l’ottima stagione precedente culminata con la qualificazione ai play-off grazie al nono posto in classifica e terminata al secondo turno di post-season. Nel corso dell’attuale campionato Occhiuzzi ha saputo mantenere con grande spirito, convinzione e determinazione il suo posto nonostante le critiche ricevute ed il brutto posizionamento in classifica.
La società lo ha difeso, blindandolo e operando bene nel mercato di gennaio, il direttore sportivo Tommaso Tatti ha garantito i rinforzi necessari. In particolare determinanti gli arrivi dell’esperto Daniele Dessena, ex Cagliari e del rientrante Christian Arboleda, in una stagione dove il veterano quarantaduenne Ramos Borges Emerson ha dato ancora una volta la scossa e Roberto Biancu ha garantito le consuete geometrie in mezzo al campo. In una stagione complicata i giovani sono andati a corrente alternata, grossa soddisfazione la convocazione dei giocatori Filippo Fabbri e Nicola Nanni nella Nazionale di San Marino per gli impegni validi per la qualificazione al Campionato Europeo 2024
E’ chiaro che l’obiettivo della valorizzazione dei giovani e non solo del vivaio ma anche provenienti da altre società (Cagliari calcio in particolare) non è stato probabilmente raggiunto. L’appuntamento è solamente rinviato, l’auspicio è certamente di vedere i giovani pezzi pregiati della Primavera del Cagliari calcio, come Del Pupo, Palomba, Zallu e Griger giocare in maglia bianca e maturare esperienza nella Lega Pro. Come successo in passato per il centrocampista Nunzio Lella, ora addirittura titolare nel Cagliari.
Sui programmi futuri pesa l’incognita rappresentata dal presidente Alessandro Marino. Il patron pescarese ha affidato al sito ufficiale della società alcune importanti riflessioni. In particolare lascia intravedere un disimpegno: “Nelle settimane che ci separano dall’iscrizione al prossimo campionato porterò avanti, come sempre fatto in questi anni, le attività di gestione aziendale ma al contempo ascolterò, valutandone attentamente la serietà, le proposte di acquisizione del club. La passione e la responsabilità sono e sempre saranno le mie stelle polari, ma durante questa ultima stagione qualcosa si è rotto, per cui in questo momento, per coerenza e rispetto, devo evidenziare che nulla è più dovuto a prescindere e a ogni prezzo”.
I tifosi dell’Olbia davvero competenti ed appassionati sono naturalmente preoccupati anche se il sogno di una acquisizione “importante” magari da parte di una cordata straniera fa sognare e alimenta speranze. L’obiettivo della permanenza dei galluresi nella terza serie centrato anche in questo campionato deve essere da trampolino di lancio per un futuro decisamente più ambizioso. Olbia ed il suo pubblico lo meritano.