Lettera aperta dell’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari: i musicisti contestano le ultime scelte del soprintendente Nicola Colabianchi.
Nel mirino la decisione della direzione aziendale di comporre le commissioni per i concorsi d’esame del Lirico con due componenti esterni e solo uno interno.
“Non possiamo che ringraziarla perché, se prima vi era qualche dubbio, ora abbiamo al certezza della profonda disistima che lei prova nei nostri confronti”, si legge nella lettera indirizzata a Colabianche e per conoscenza anche al Cdi e ai lavoratori del Teatro.
Ancora sui concorsi. I musicisti accusano: “Sono stati banditi con ingiustificabile ritardo solo nel mese di novembre”.
Questo a danno, spiega l’orchestra, di chi ha bisogno di tempo per prepararsi. “Considerato che il nostro teatro dopo molti anni si appresta ad effettuare un numero considerevole di selezioni sarebbe stato opportuno – denunciano – agire prima, meglio e con maggior acume, incentivando la partecipazione del maggior numero possibile di candidati”.
Altro problema: ” I nostri reparti artistici operano perennemente sotto organico a scapito del pubblico e della qualità della proposta artistica”. Sollevata poi la questione “camera acustica”: “L’assenza ha costretto la compagine orchestrale ad avanzare la sua posizione in palcoscenico per non penalizzare l’ascolto del pubblico”.
Problemi anche economici: “Le retribuzioni non vengono rivalutate da oltre 20 anni e il potere d’acquisto si è drasticamente ridotto”. Contestata infine la scelta dei titoli preferenziali: “Dovrebbe prendere esempio da un teatro come la Scala”, è l’invito dell’orchestra al sovrintendente.