Dopo un compleanno importante festeggiato oggi a Lisbona, Madonna si prepara a tornare sul palco: superato l’allarme della “grave infezione batterica” che all’inizio dell’estate aveva spedito la pop star in terapia intensiva facendo addirittura temere per la sua vita, la popstar ha annunciato le nuove date del tour Celebration, bruscamente rinviato a giugno e rimesso in calendario a partire da Londra il 14 ottobre, per concludersi il 24 aprile 2024 a Citta’ del Messico.
Due le tappe italiane, entrambe a Milano, il 23 e 25 novembre.
Intanto però i festeggiamenti: la ‘regina del pop’ è da qualche giorno in Portogallo, dove ha vissuto tra 2017 e 2020, per celebrare con una trentina di amici e i sei figli i suoi 65 anni e i 23 del giovane Rocco, nato dal matrimonio con il regista britannico Guy Ritchie. Sono oltre 40 anni che la diva di Like a Virgin è alla ribalta, durante i quali, amata e odiata in eguale misura, è riuscita quel che pochi artisti – e ancor meno artiste donne – sono riusciti a fare. “Ha cambiato il mondo”, ha scritto la sua biografa Mary Gabriel in un op-ed sul New York Times in occasione del sessantacinquesimo compleanno: una pietra miliare che per la maggior parte delle coetanee certifica l’ingresso nella terza eta’. Non però per Madonna Louise Veronica Ciccone, per metà italo-americana del Michigan, come dimostrano l’ottantina di tappe ‘on the road’ del nuovo tour: una riprova della volontà della popstar di non gettare mai la spugna a dispetto dei ripetuti commenti al vetriolo sul nuovo look esageratamente rifatto e gli ultimi problemi di salute attribuiti dai familiari all’estenuante regime di palestra necessario per mantenersi in forma.
Forte di oltre 300 milioni di dischi venduti, la Material Girl del resto ci si è abituata: è dalla fine degli anni Ottanta, quando non era ancora trentenne, che i media si interrogano, con diversi livelli di crudeltà, su quando per Madonna sarebbe arrivata l’età della pensione. “Qualcuno chiede mai a Steven Spielberg perche’ sta ancora facendo film?”, aveva replicato la cantante in un’intervista del 2017: “O qualcuno a Picasso: hai 80 anni, non hai dipinto abbastanza?”.
Il nuovo atto raccoglie il testimone dalle molteplici metamorfosi susseguitesi dal debutto nel 1982 col primo single Everybody uscito all’inizio dell’era Reagan: cantautrice, ballerina, produttrice, attrice, saggia donna d’affari, madre di sei figli e autrice di libri per bambini ma anche simbolo di una sessualità trasgressiva e tra le prime popstar a battersi per i diritti dei gay e nelle campagne contro l’Aids. “Ha rotto barriere sociali e usato la sua musica contro l’industria del disco, Hollywood, il Vaticano e Putin”, ha scritto la Gabriel nell’op-ed di auguri per il compleanno: “Madonna non e’ finita: nella battaglia contro l’intolleranza e il pregiudizio, ha ancora molto da dire”.