Maltempo, nubifragi nel Nord Italia, frana in Savoia: fermi per una settimana i treni Italia-Francia

Le forti piogge che stanno colpendo da ieri, 27 agosto il Nord Italia stanno provocando numerosi danni a case e alla viabilità.

Dopo la grossa frana caduta ieri dalla montagna nella valle francese della Maurienne, in Savoia, resta chiuso per un periodo indefinito il traffico ferroviario tra Italia e Francia attraverso il tunnel del Frejus. Si ipotizza uno stop di una settimana. Il tunnel autostradale del Frejus è aperto solo ai mezzi con peso inferiore alle 3,5 tonnellate. Secondo Josiane Beaud, capo delegazione francese della commissione intergovernativa Italia-Francia per il collegamento ferroviario Torino-Lione, la società ferroviaria francese Sncf non è ancora stata autorizzata a recarsi sul versante ancora a rischio distacco. Lo riferisce Paolo Foietta, presidente della commissione. “Appena sarà fatta la diagnosi geologica inizieranno i lavori in emergenza di ripristino e sgombero delle rocce e dei fanghi”. Interrotte in Francia anche l’autostrada A43, tra Sant-Micel.de-Maurienne e Mdanee la Route Dèpartementale 1006, tra La Praz e Le Freney. “Considero assolutamente preoccupante la situazione creata dalle frane della Maurienne con il conseguente blocco dei tunnels del Frejus (autostradale e ferroviario) e la chiusura prevista del tunnel del Monte Bianco – commenta Foietta – Una ‘fragilità’ che sarà superata solo con Il nuovo tunnel di base (della Tav Torino-Lione, ndr) che ci metterebbe al sicuro da tali tipi di eventi sia in Alta Val di Susa che in Maurienne. Intanto – prosegue Foietta – ci siamo attivati fin da ieri sera per monitorare con RFI la situazione e per sollecitare i francesi ad intervenire al più presto per il ripristino di autostrada e linea ferroviaria. Nel prossimo futuro occorre rafforzare ulteriormente la regia comune per gestire le diverse possibili criticità.”

Il brusco cambio delle condizioni meteorologiche, soprattutto il vento che spira sulla laguna, ripropone da oggi a Venezia il fenomeno dell’acqua alta. Alle 11 di oggi è prevista una massima di 1 metro, che farà andare sott’acqua Piazza San Marco, alle 21.50 di stasera si toccheranno i 105 centimetri. Situazione pressochè analoga anche domani. I tecnici del Mose sono stati allertati per un possibile sollevamento delle paratoie nel pomeriggio.

Una frana è caduta poco prima delle 7 di stamane a causa del maltempo sulla strada Gardesana orientale, tra le province di Verona e Trento. L’interruzione del traffico riguarda in particolare i comuni di Malcesine e Torbole. Il movimento franoso è di importanti dimensioni e sta letteralmente bloccando la circolazione su quella che è di fatto l’unica arteria stradale dell’Alto Garda. Preventivamente, tramite i social, i Comuni di Torri del Benaco e Brenzone hanno diramato l’allarme chiedendo agli automobilisti di percorrere, se possibile, strade alternative. Nella notte un violento temporale aveva colpito tutti i comuni rivieraschi del Garda veronese.

La linea ferroviaria del Brennero è chiusa sul versante austriaco per una frana. Una colata di terra e sassi ha invaso i binari tra gli abitati di Steinach e il confine di stato. Le ferrovie austriache hanno istituito un servizio di bus sostitutivi. La chiusura – informa l’Apa – durerà almeno fino alle ore 18. In Alto Adige le intense precipitazioni della scorsa notte ha causato smottamenti, come a Tre Fontane nei pressi di Trafoi, e l’innalzamento dei livelli dei torrenti e fiumi. In alcune zone, lungo la cresta di confine, sono caduti oltre 100 millimetri di pioggia per metro quadro. Solo oltre i 3.000 metri cade la neve. In Trentino, una frana è caduta tra Torbole e Navene, causando la chiusura all’alba della strada provinciale della Gardesana occidentale. Sono state posate reti sul fiume Sarca per prevenire l’ondata di piena. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco volontari per allagamenti in Vallagarina, in particolare a Calliano e Avio. Resta chiusa la Val di Genova, a causa di una frana. Un gruppo di escursionisti è stato aiutato a rientrare dal rifugio Mandrone. Si segnalano alberi caduti tra Fai della Paganella e Andalo.

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