“No, quella morirà”, avrebbe detto Angelo Salvemini, ex assessore ai Lavori Pubblici di Manfredonia (Foggia), che non sapeva di essere intercettato, riferendosi a Lucia Piemontese, giornalista e vicedirettrice del quotidiano L’Attacco (leggi qui).
Queste parole sarebbero state pronunciate il 25 novembre 2022 parlando al telefono con Michele Antonio Romito, proprietario del ristorante ‘Guarda che Luna’, profondamente infastidito dagli articoli di Lucia Piemontese (leggi qui).
L’ex assessore e l’imprenditore sono ora indagati nel quadro dell’inchiesta “Giù le mani” della procura della Repubblica di Foggia, che ipotizza un giro di estorsione, concussione e corruzione, peculato, falso, lesioni personali, minacce e violenza privata a Manfredonia (Foggia). Solidarietà a Lucia Piemontese dall’Ordine dei giornalisti, dal sindacato e dal mondo della politica e da Ossigeno, al quale Lucia Piemontese ha dato questa ricostruzione dei fatti.
PARLA LUCIA PIEMONTESE – “C’erano state altre minacce, offese, querele temerarie negli scorsi anni ai miei danni per il lavoro svolto come vicedirettrice del quotidiano l’Attacco di Foggia. Ma il “quella morirà” a me riferito, come risulta nelle intercettazioni dell’ultima operazione di Procura di Foggia e Finanza su Manfredonia, la mia città, dovrebbe fare ancora più pensare”.
“E’ agghiacciante e inquietante – prosegue Lucia Piemontese – quanto emerge dalle indagini su varie ipotesi di reato (estorsione, concussione e corruzione, peculato, falso, lesioni personali, minacce e violenza privata), riguardanti amministratori e funzionari comunali, imprenditori, pregiudicati e dipendenti della municipalizzata dei rifiuti. Mi rincuora solo averci visto giusto, già da diversi anni, sulla caratura della persona che l’ha pronunciata – colui che alle comunali 2021 fu il più votato di tutti, con 719 consensi, l’avvocato Angelo Salvemini, poi diventato l’assessore di maggior peso con la delega ai lavori pubblici – e sul suo legame con i Romito, la storica famiglia del clan mafioso di Manfredonia, poi rimodulatosi in Romito-Ricucci-Lombardi. Una saldatura pericolosissima per una città che già ha subito nel 2019 uno scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Questo spiega perché, a tre mesi dalle elezioni, lo scoramento sia massimo nella comunità”.
“E’ stato scoperchiato – aggiunge la giornalista – un vero verminaio con riflessi giudiziari e politici ulteriori che ad oggi appaiono imprevedibili. Sono state tre le querele per diffamazione presentate da Salvemini contro il mio giornale, con tentativo recente (e vano) di strappare smentite dietro la promessa di remissione. Ma nulla lasciava immaginare la violenza verbale con cui l’ex assessore si è riferito a me . Il 25 novembre 2022 Romito e Salvemini parlarono degli articoli de l’Attacco sullo smontaggio del ristorante Guarda che luna. Il primo si lamentava dei continui articoli del giornale. Choccante fu la risposta, in stile paramafioso, da parte dell’amministratore comunale, riferendosi alla sottoscritta: “No, quella morirà”. Ovviamente vivrò e continuerò a svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto in questi anni, senza farmi spaventare in alcun modo”.
“Ai tanti che stanno manifestando solidarietà – conclude Lucia Piemontese – abbiamo chiesto, come giornale, la forma più concreta e vera di vicinanza: leggerci ogni giorno, perché solo un’opinione pubblica davvero informata può tutelare il territorio e la sua comunità, compresi i giornalisti che si espongono scrivendo fatti scomodi che trovano spesso riscontro solo dopo molto tempo grazie all’intervento degli inquirenti e della ‘squadra’ Stato. Ringrazio infine Ossigeno che già nel 2022 mi fu vicino nella precedente occasione in cui fui presa di mira con azioni intimidatorie”.