“Mi sarebbe piaciuto andare a Kiev: avrebbe voluto dire che la guerra era finita.
La musica a suo modo è un mezzo di pace e amore ed essere uniti qui significa comunque mandare un messaggio di pace.
Io sono contrario a qualsiasi guerra in atto nel mondo”. Marco Mengoni, con il brano vincitore al festival di Sanremo Due Vite (appena certificato triplo platino), è pronto a salire sul palco della Liverpool Arena dove rappresenterà l’Italia per l’Eurovision Song Contest al via martedì con le semifinali (l’Italia ha di diritto accesso alla finale in programma sabato 13). La manifestazione è trasmessa dalla Rai. Mengoni è alla sua seconda partecipazione dopo quella del 2013 con L’Essenziale. “Rispetto a dieci anni fa – racconta – mi sto divertendo di più. La sto vivendo meglio, con meno pressione e più voglia di godermela. Ora c’è più esperienza e so gestire meglio l’emotività”.
Del voto e della gara, del resto, dice di non preoccuparsi molto. “Mi interessa relativamente. La gara è qualcosa che considero un po’ in maniera negativa, mentre cantare non lo è mai”.
Per portare sul palco della Liverpool Arena il suo mondo Marco Mengoni ha scelto l’arte di Yoann Borgeois, artista internazionale (di recente ha collaborato con Harry Styles, con Pink!, e ancora con Coldplay, Serena Gomez, Missy Elliot and FKA Twig), un performer, coreografo, direttore artistico, acrobata.
L’Eurovision sarà occasione per l’artista di allargare il suo pubblico anche in vista di un tour europeo di otto date in autunno che toccherà Spagna, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Austria, Svizzera.