Presidenzialismo o premierato innanzitutto. Poi, autonomia differenziata, ripristino delle Province, poteri di Roma Capitale e modifica della legge elettorale dei grandi Comuni, con l’eliminazione del ballottaggio.
C’è abbondanza di materiale sul fronte riforme, terreno da sempre ‘scivoloso’ per le maggioranze di turno e che spesso è stato teatro di dure contrapposizioni. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prende in mano il dossier e, assieme al governo, avvia il confronto con le forze di opposizione sulla riforma della Costituzione.
Dopo i fallimenti, le polemiche e gli strappi interni, ora Giorgia Meloni cambi atteggiamento e incontra le opposizioni per discutere delle riforme.
L’appuntamento è fissato per martedì a Montecitorio, con un calendario fitto di incontri. Si parte alle 12.30 con il primo confronto, quello con la componente +Europa. Alle 13 sarà la volta del Gruppo per le Autonomie e componente Minoranze linguistiche.
A seguire, alle 13.45 toccherà al Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, poi alle 15.30 Meloni e la delegazione di governo vedranno il Gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe. Alle 17 toccherà al Gruppo Movimento Cinque Stelle per chiudere poi alle 18.30 con il Gruppo del Partito Democratico. Sarà questo, forse, l’appuntamento più atteso, per il primo vero faccia a faccia tra la presidente del Consiglio e la segretaria dem Elly Schlein.