E’ la risposta ad Affaritaliani.it di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e storico esponente della destra sociale alla richiesta della Lega di tornare ai Decreti Salvini del Conte I per fermare gli sbarchi di migranti.
La strategia della diplomazia di Giorgia Meloni con i viaggi in Tunisia è stata un fallimento? “La strada è in parte quella giusta, compresa l’idea del Piano Mattei per l’Africa, ma manca all’Italia quella credibilità politica e militare a cui abbiamo abdicato con la guerra in Ucraina e l’allineamento con Ursula von der Leyen. Con la probabile cancellazione degli accordi con la Cina sulla via della Seta, il Governo si sta privando di una sponda geo-politica fondamentale in Africa come Pechino. In più dobbiamo andare dai paesi del Nord Africa con strumenti non solo di cooperazione economica ma anche di dissuasione militare”.
La Lega dovrebbe o potrebbe lasciare il governo sul tema dei migranti? “Non credo che lo farà. È l’insieme della rotta del Governo che dovrebbe essere rivista: Ucraina, posizione negoziale in Europa, strategia economica, incidenza nel Mediterraneo. Ma la Lega ha la lucidità e la determinazione necessarie per fare un’operazione di questo spessore, senza rischiare di provocare il disastro dell’avvento di un governo tecnico come quello Draghi?”.