Militarizzazione scolastica, Protocollo firmato da Roma Capitale e Leonardo SpA: via alla Formazione Professionale Militarizzata

Era il 29 novembre 2022 quando, il consigliere comunale delegato alla formazione professionale della città di Roma, Daniele Parrucci annunciava: ” Dopo un lavoro di 7 mesi e un’attesa di 5 anni, è stata sottoscritta la convezione tra Città metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio per la gestione dei Centri di Formazione Professionale”.

Annunciando: “Sarà migliorata la gestione di tutte le attività formative di cui si occupa direttamente la Città Metropolitana di Roma, grazie a risorse certe indicate dalla Regione e che verranno utilizzate per tutte le attività didattiche e logistiche”.

Il 13 giugno 2023, arriva la svolta, la Città Metropolitana sigla un protocollo a riguardo con Leonardo SpA. La Formazione Professionale capitolina sarà Militarizzata. Seguendo la riforma apportata, al sistema delle competenze regionali, dal disegno di legge Calderoli, appovato nell’ultimo mese di febbraio, sull’Autonomia Differenziata che trasferisce alle Regioni funzioni definite dall’art. 116 e 117 e lascia più spazio ai protocolli regionali in base al principio di sussidiarietà sancito dall’art. 118 permettendo ampi spazi di manovra in vari ambiti inclusa l’istruzione il Comune Romano ha siglato: il Protocollo Roma Capitale – Leonardo SpA.

Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il neo Amministratore Delegato di Leonardo Spa, Roberto Cingolani ( già ex ministro del Governo Draghi ed ex consulente per il corrente Governo Meloni Ndr) hanno dato vita ad un’accordo triennale nell’ambito della formazione professionale degli studenti uscenti dalla scuola media di I° grado, secondo il patto l’azienda della “Difesa” collaborerà con la municipalità individuando una formazione specifica per i ragazzi che frequenteranno il corso, della durata di circa 4 quattro anni, finalizzata all’inserimento lavorativo dei più meritevoli presso l’Azienda in oggetto. In una nota espressa dal Comune al termine degli accordi, il Primo Cittadino ha dichiarato: “Questo accordo rafforza concretamente la capacità del sistema di formazione pubblico di creare opportunità di inserimento nel mercato del lavoro qualificato e di combattere la dispersione scolastica, soprattutto tra i giovanissimi.

La Città Metropolitana dispone degli spazi e della capacità di organizzare formazione, mentre Leonardo delle competenze specifiche. Una collaborazione dagli effetti reali che offre una risposta sia alle esigenze dei ragazzi e delle ragazze che chiedono garanzie per il futuro, sia alle tante aziende che sono alla costante ricerca di competenze adeguate a competere in settori produttivi strategici”.

A cui seguono le parole, entusiaste, dell’A.D. di Leonardo Spa Roberto Cingolani che, sempre nella nota del comune, a nome dell’azienda dichiara: “Leonardo punta a rafforzare la collaborazione con il sistema educativo, elemento fondamentale per lo sviluppo delle professionalità del futuro, ponendo particolare attenzione ai trend evolutivi in settori strategici legati alla sfera digitale. Viviamo in una realtà sempre più connessa, in questo contesto la creazione di figure professionali dedicate, in particolare alla sicurezza cyber, è fondamentale per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e per favorire l’occupazione giovanile.

Siamo lieti di mettere le nostre competenze al servizio di Città Metropolitana di Roma Capitale con questo progetto, attraverso il quale Leonardo si fa nuovamente interprete sul territorio del ruolo di motore tecnologico e di innovazione che riveste per il Paese”. Una vera e propria militarizzazione dell’istruzione professionale, una delle aree fondanti del settore pubblico da sempre concepita come luogo di crescita per le giovani menti, che rischia di essere trasformata nell’ennesimo angolo di dominio per la cultura della “Difesa” ampiamente osannata e ahinoi oramai sdoganata dal nuovo esecutivo.

Inutile dire che il protocollo stilato nella Capitale è un precedente pericoloso, che preoccupa fortemente i sindacati della scuola e rende indispensabile il lavoro dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole costituitosi nel marzo 2023 (osservatorionomilscuola.com) che denuncia e combatte il continuo e “inopportuno” interferire del mondo militare in quello scolastico di ogni ordine e grado.

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