Oltre 250 giornalisti sotto vigilanza, di cui 22 sotto scorta. Nel primo trimestre di quest’anno si registra un decremento del 36% rispetto all’analogo periodo del 2022, quando ne erano stati registrati 44.
28 sono gli atti intimidatori perpetrati ai danni di professionisti dell’informazione. La matrice degli atti intimidatori è in gran parte riconducibile a contesti socio-politici locali. Nel 2022 rispetto al 2021 si era registrato un decremento del 52% di questi episodi. Sono numeri preoccupanti quelli emersi nel corso della riunione dell’Osservatorio sulle minacce ai giornalisti che si è tenuta presso la Prefettura di Milano.
L’Organismo permanente di supporto al Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti era presieduto dal Prefetto di Milano Renato Sacconi e dal prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della Pubblica sicurezza e direttore del Dipartimento Centrale della Polizia Criminale.
Nel primo trimestre 2023 la Lombardia risulta essere la regione con il più alto numero di casi di intimidazioni contro giornaliste e giornalisti.