Livorno ricorda oggi, nel 33/o anniversario del disastro, le 140 vittime della tragedia del Moby Prince, la più grande sciagura della marineria civile italiana, che si consumò davanti al porto toscano il 10 aprile 1991.
Nella parte finale del corteo, che si è tenuto dopo il saluto del sindaco Luca Salvetti in Comune ai familiari e alle associazioni ‘140 Familiari delle Vittime del Moby Prince’ e ’10 Aprile Vittime del Moby Prince’, è stato steso a terra, nel tratto finale del percorso prima dell’arrivo al porto, una striscia di tessuto bianco lunga 33 metri, un metro per ogni anno trascorso dal disastro.
L’iniziativa, promossa dal progetto Documenta dell’associazione Effetto collaterale, è stata pensata con lo scopo di invitare il corteo cittadino e tutte le persone manifestanti ad “attraversare quella tela bianca di oblio, trasformando il gesto individuale del calpestio in un’azione corale capace di imprimere una traccia, un’orma di memoria collettiva”.
A conclusione del corteo, all’Andana degli Anelli, si è poi provveduto alla deposizione del cuscino di rose inviato dal Presidente della Repubblica e della corona di alloro del Comune. Infine la lettura dei nomi delle vittime davanti alla lapide che le ricorda e il lancio di rose in mare.