Mondo della formazione in agitazione, sit-in il 12 luglio

Le segreterie Cgil, Cisl e Uil regionali e di categoria con le associazioni di rappresentanza delle agenzie formative accreditate della Sardegna Asaf, Cesfop e Corefor hanno annunciato l’avvio della mobilitazione per denunciare lo “stato di sofferenza del sistema della formazione e delle politiche attive per il lavoro nell’Isola, lo stallo totale della politica ed il ritardo nell’attuazione delle misure in risposta ai tanti fabbisogni di cittadini, imprese e territori”.

Richiesto anche un intervento “urgente”, al governatore e all’assessora del Lavoro e annunciata una manifestazione regione con un presidio davanti all’assessorato del Lavoro il 12 luglio in via San Simone a Cagliari.

In Sardegna operano 43 agenzie formative accreditate, diffuse in quasi 150 sedi, con oltre 400 lavoratori diretti e con 4.000 docenti esperti convenzionati ogni anno. Sono, invece, 65.353 gli utenti presi in carico dal programma Gol in Sardegna al 22 maggio (dati Aspal) “Purtroppo si rileva una persistente carenza di programmazione e di attuazione con tempi certi e definiti da parte dell’amministrazione regionale, anche se allo stato sono disponibili per il periodo 2021/2027 risorse per oltre 730 milioni di euro – osservano i sindacati – Ad oggi però tali fondi non risultano ancora spendibili in tempi brevi e determinati In oltre 11 mesi sono stati pubblicati pochissimi avvisi, i tempi e la complessità delle procedure burocratiche hanno rallentato o addirittura impedito la possibilità per il sistema delle agenzie formative accreditate di dare risposte ai tanti target di utenza: giovani in dispersione, Neet, persone in ammortizzatori sociali, imprese e comunità, che quotidianamente si recano nelle sedi sparse su tutto il territorio regionale”.

Secondo Cgil, Cisl e Uil e le agenzie. “i ritardi della programmazione da parte della Regione hanno come conseguenza anche il blocco delle attività in capo alle agenzie formative e per i servizi al lavoro, mettendo a rischio le strutture e i lavoratori del sistema ed investendo tutto l’indotto (docenti, esperti e fornitori) che sono coinvolti nelle attività. Per limitare gli effetti negativi della mancata programmazione le scriventi sollecitano l’amministrazione regionale ad intervenire tempestivamente sulle diverse criticità entro luglio”.

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