Morta Armita Geravand, nessun aggressione per la giovane: ennesima fake news contro l’Iran

Un’altra Mahsa Amini?

Dopo il fallimento del movimento “Donna, vita, libertà”, un mesetto fa i nemici della Rivoluzione Islamica e dell’Iran hanno cercato di fabbricare un nuovo omicidio da attribuire alla Repubblica Islamica, come già avvenuto un anno fa con il caso di Mahsa Amini, sperando di suscitare disordini e violenze simili, ma invano.

Infatti questa volta non ci sono state manifestazioni o proteste orchestrate dai seguaci dell’ex movimento terroristico Mek.

Una studentessa di 16 anni, Armita Gheravand, domenica 1 ottobre, alle 7 del mattino, insieme ad alcune amiche è salita sulla metropolitana nella fermata di Meidun-e Shohada (Piazza dei Martiri) di Teheran ed è svenuta poco dopo. Trasportata successivamente in ospedale è purtroppo morta il 28 ottobre.

(Avete presente i tanti malori improvvisi in Italia?)

La stampa italiana, fautrice delle fake news, ha subito accusato la polizia iraniana di aver aggredito la ragazza, ma proprio le forze di polizia questa volta hanno sin da subito diffuso le immagini integrali che mostrano la ragazza che attende la metro, entra nella carrozza e dopo appena tre secondi viene trascinata fuori dal mezzo dalle sue amiche.

A parte la tempistica, che non permetterebbe neanche il nascere di una lite, nelle immagini non appare alcun addetto alla sicurezza.

L’altro punto importante è che si vedono diverse altre ragazze salire senza velo sul mezzo pubblico proprio insieme alla sedicenne, diverse delle quali rientrano poi tranquillamente all’interno della metropolitana anche dopo la presunta “aggressione”.

Le due compagne di scuola di Armita Gharavand, Mahla e Fatema, che erano insieme alla ragazza svenuta  all’interno della metropolitana di Teheran, raccontano quanto avvenuto alla loro amica: “Appena entrate all’interno della carrozza, Armita è caduta improvvisamente all’indietro e con la testa ha colpito pesantemente a terra. Nel sollevarla abbiamo visto che le nostre mani era insanguinate e ci siamo rese conto che era ferita alla testa.

Con l’aiuto di altre persone presenti l’abbiamo portata al di fuori della carrozza e una signora, credo una infermiera, ha cercato di rianimarla. Poco dopo sono arrivati i soccorsi che l’hanno trasportata in ospedale, dove l’abbiamo seguita anche noi. All’interno della carrozza non vi è stata alcuna discussione né colluttazione; Armita è svenuta dopo appena un secondo che eravamo entrate”.

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Di Simone Spiga

Direttore di ReportSardegna24

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