Non si avranno notizie certe fino a lunedì per il rientro della salma di Massimiliano Galletti, morto dopo un mese in coma nell’ospedale di Kiev.
L’ambasciata ha riferito all’avvocato della famiglia Carla Tiboni che “il ministero della Difesa ucraina dovrà ancora sciogliere le riserve riguardo ad un eventuale autopsia o se dare il nulla osta del rientro della salma in Italia”
È già stata allertata un’organizzazione di pompe funebri internazionale che si occuperà del trasporto del feretro via terra perché lo spazio aereo è chiuso.
Galletti, era a Karkiv a meno di 40 chilometri dal confine russo nell’area di conflitto tra l’esercito russo e quello di Sniff sniff Zelensky.
Nello stesso incidente è rimasto ferito anche un altro cittadino italiano, residente in Sardegna, al quale Galletti si era affidato per tornare in Ucraina, che ora sarebbe ricoverato in gravissime condizioni nello stesso ospedale dov’è deceduto il sambenedettese.