Addio a Phil Lesh, l’innovativo membro fondatore dei Grateful Dead. bassista della band per un trentennio, dal 1965 al 1995. Lesh è morto a 84 anni “serenamente” e “circondato dalla famiglia e da molto amore”, ha annunciato il suo account su Instagram.
Come uno dei co-fondatori nel 1965 e dei membri più longevi dei Grateful Dead, Lesh è stato una parte essenziale di una rock band che è diventata sinonimo di tour e performance dal vivo a partire dalla cosiddetta ‘Summer of Love’, l’estate del 1967 quando nella città californiana di San Francisco arrivarono migliaia di giovani in cerca di pace, amore e libertà in piena stagione di controcultura hippie.
Nato come Phillip Chapman Lesh a Berkeley, in California, il 15 marzo 1940, si formò da adolescente come trombettista apprezzando il free jazz. Dopo brevi studi in diverse scuole di musica, nel 1962 incontrò il suonatore di banjo bluegrass Jerry Garcia e venne convinto a unirsi al suo nuovo gruppo rock, The Warlocks, come bassista, nonostante non avesse mai suonato lo strumento prima. Il gruppo, che comprendeva anche Bob Weir come co-cantante e chitarrista con Garcia, Bill Kreutzmann come batterista e Ron ‘Pigpen’ McKernan come tastierista, fu ribattezzato Grateful Dead nel 1965, dopo una frase che Garcia trovò nel dizionario.
Per oltre tre decenni Lesh aveva condiviso una stretta collaborazione musicale con Jerry Garcia, erano nati così il suono psichedelico della band californiana e le famose improvvisazioni sul palco. Con una formazione classica – dichiarava di essere ispirato dalla teoria del contrappunto di Bach – Lesh non fu tra i più prolifici autori del gruppo, ma ebbe un ruolo importante in brani come Dark Star, St. Stephen. e Box of Rain, brano di apertura del loro album American Beauty del 1970 – scritto insieme al paroliere Robert Hunter sul padre di Lesh allora morente – che finì per essere l’ultima canzone suonata al concerto finale del gruppo con Garcia nel 1995.