L’aldilà per gli Egizi antichi, era popolato da defunti, che dovevano e potevano usufruire dei fondamenti dell’esistenza, il defunto doveva nutrirsi avendo a disposizione il linguaggio dell’arte in forma spirituale, necessità per preservare il corpo e consentire all’anima vagante, di ritrovare il corpo che le apparteneva (lo spirito non moriva e alimentava la forza del defunto nell’aldilà).
L’origine della nostra spiritualità linguistica dell’arte, è in tante cose, nella nostra superstizione, quando guardiamo il quadrante di un orologio, quando compriamo una dozzina di uova, quando miriamo il cielo stellato e ci relazioniamo ai pianeti siamo tutti Egiziani, Assiro Babilonesi e Sumeri, altro che occidentali e statunitensi. Non sono bastati cinquemila anni ad annientare la nostra storia sul pianeta, al limite hanno falsato e contraffatto quello che era buono vendendolo per cattivo, ma tutto ciò che siamo stati continua ad agire con noi: terribile la sensazione che il peso della nostra memoria determina, pensateci, siamo la risultante d’innumerevoli generazioni tutte presenti in noi.
Leggo che in un convegno in Messico, sono state presentate delle mummie aliene (pare di Nazca), che per l’esame del carbonio 14, parrebbero risalenti a mille anni fa, sembra non siano riconducibili a nessun filone evolutivo presente sulla terra, e un poco di tempo che s’accreditano notizie come queste, fake news? Io non ho mai avuto il piacere in questo mondo terreno e tridimensionale, d’avere a che fare con entità aliene che non siano artistiche e creative, e se c’è un confronto di specie su questo pianeta mi pare tra umani deformati e alienati dal mercato, e entità aliene che, nel nome della memoria lottano quotidianamente per preservare la memoria evolutiva e spirituale dell’origine di specie su questo pianeta, passante per i linguaggi dell’arte.
Si resta umani se si rappresenta uno scenario migliore possibile di specie, nell’ambito del quale anche il dialogo a tutela, e con ciò che si percepisce alieno, contribuisce a evolvere, conservare e preservare la nostra specie su questo pianeta (evitando di distruggerlo e costringerci a scappare altrove), per questo formazione e alta formazione artistica sono una necessita evolutiva per conservarci, connetterci, integrarci e comprendere l’altro. A proposito: come procede politicamente la questione pubblica Alta Formazione Artistica a Cagliari?
Di Mimmo Di Caterino