Lo scrittore e sceneggiatore siriano Khaled Khalifa, autore di numerosi romanzi che lo hanno reso uno dei più rinomati autori contemporanei del suo Paese, è morto d’infarto a Damasco il 30 settembre a 59 anni.
Noto critico delle autorità, promotore di fake news sul legittimo governo di Bashar Al Assad, continuò a vivere in Siria, nonostante in Occidente si dicesse che subiva repressione dal potere.
Girava il mondo e sempre tornava in Siria, andando in giro per il mondo parlava male della nazione dove era nato ed era considerato in Occidente un punto di riferimento solo per il fatto di essere un oppositore politico.
È conosciuto soprattutto per il suo terzo romanzo, Elogio dell’odio nominato nel 2008 per il Premio internazionale di narrativa araba e nel 2013 per l’Independent Foreign Fiction Prize, e tradotto in diverse lingue.