Nasce un archivio dedicato alla pittrice Liliana Cano

Nel centenario della nascita della pittrice Liliana Cano, e a tre anni dalla scomparsa, prende vita l’archivio a lei dedicato.

Un nuovo centro di studio per affinare la ricerca su questa originale figura del secondo dopoguerra, valorizzarla e mantenere viva la sua eredità artistica ed umana.

L’archivio raccoglie e cataloga documenti e materiale legati alla sua vasta produzione artistica lungo un arco di oltre settant’anni. Con al centro ritratti di donne, paesaggi, bambini, pastori, cavalli, in un’esplosione di colori e segni.

Una vita consacrata all’arte, alla pittura, tra la Sardegna, la Francia, la Provenza e Barcellona. “Sono nata, sono cresciuta e ho dipinto tutto il tempo”, amava ricordare l’artista nata a Gorizia nel 1924 e scomparsa nel 2021 a Sassari. La direzione è affidata allo storico dell’arte Davide Mariani. “Mi impegnerò a rendere il suo patrimonio artistico accessibile a un pubblico sempre più ampio, promuovendo iniziative che ne valorizzino la straordinaria eredità”, ha annunciato Mariani.

E sul web approda il sito www.lilianacano.com con immagini ad alta risoluzione dei suoi dipinti, video-interviste, inedite foto d’epoca e un calendario aggiornato su eventi e mostre a lei dedicate.

L’archivio ha poi inaugurato le pagine ufficiali sui social.

Igino Panzino, noto artista e figlio di Liliana Cano, assume il ruolo di presidente dell’archivio. “Mia madre credeva di non avere alcun merito per il suo talento artistico, considerandolo piuttosto come un dono divino – ha detto – per questo motivo, riteneva di doverlo condividere con la collettività attraverso temi accessibili al grande pubblico. Da tempo noi figli avevamo in mente l’idea di creare un archivio che potesse diffondere la sua opera e, allo stesso tempo, diventare uno strumento prezioso per la promozione dell’arte in generale”.

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