Naufragio Lago Maggiore: i 21 passeggeri a bordo tutti 007 italiani e israeliani. Che ci facevano lì?

“Erano tutti agenti segreti, i 21 passeggeri della strana gita sul lago a bordo della “Gooduria”, la barca condotta da Claudio Carminati, che ci viveva con la sua compagna, la russa Anya Bozhkova”.

Così si legge nell’articolo, del giornalista Gianni Barbaceto, uscito questa mattina su ilfattoquotidiano.it, che riporta quanto raccontano le relazioni dei carabinieri ai magistrati: “c’erano 13 israeliani e 8 italiani, tutti agenti segreti, oltre a Carminati e alla sua compagna”.

Proseguendo: “I militari dell’Arma li hanno ascoltati tutti, uno per uno, al pronto soccorso dove erano stati portati dopo il naufragio. Ma tutti sono rapidamente scomparsi: con un’operazione che in gergo militare si chiama “esfiltrazione”, gli israeliani sono stati riportati nel loro Paese e anche gli italiani hanno subito lasciato l’ospedale”.

Esfiltrazione denunciata anche dal giornalista di Haaretz (quotidiano istaeliano) Avi Scharf che in un tweet ha scritto: “Meno di 12 ore dopo l’incidente in barca, un bizjet israeliano utilizzato per i voli ufficiali sensibili è decollato da Israele alla volta di Milano, vicino al Lago Maggiore, dove è morto l’agente del Mossad israeliano il cui nome non può essere rivelato in Israele, insieme ad agenti dei servizi segreti italiani”.

Sono in molti a fare eco alle domande poste nell’articolo da Barbaceto: “Era davvero una festa tra vecchi amici, una gita sul lago per un compleanno? O un incontro di lavoro in una location insospettabile come le Isole Borromee?”

Domande a cui, il giornalista pare intuire, non sarà semplice dare risposta: “Queste domande, naturalmente, sono fuori dal perimetro investigativo della Procura di Busto e sono destinate a restare senza risposte certe. Negli annali resterà solo un inaspettato comunicato di Alfredo Mantovano, l’uomo di Giorgia Meloni per i servizi segreti, che rivela i nomi dei due morti italiani dell’Aise.

E il ricordo nero di una gita al lago finita nel peggiore dei modi”. Una gita organizzata all’ultimo, niente di preventivato. Avendo perduto l’aereo per il rientro in patria gli israeliani avrebbero semplicemente deciso di allungare il fine settimana, e trascorrere la domenica in gita sulle meravigliose rive (condivise da Svizzera e Italia) del lago Maggiore, luogo notoriamente amato anche da diversi imprenditori russi proprietari di alcune delle ville che ne contornano le sponde.

Questo è ciò che si sa, sarà interessante comprendere, nei prossimi giorni, se e quali domande decideranno di porre in merito alla vicenda i Servizi Segreti d’Israele, ai loro omologhi nostrani. 4 persone hanno perso la vita, i dubbi su tutta la vicenda aumentano di ora in ora.

La Procura di Busto Arsizio che ha aperto un’inchiesta per naufragio colposo e omicidio colposo, ha iscritto nel registro degli indagati Claudio Carminati, 53 anni, proprietario dell’imbarcazione affondata. Il procuratore titolare delle indagini Carlo Nocerino, insieme al suo sostituto stanno verificando se possano essere individuate imperizia o errori tali da essere considerati concause colpose alla circostanza creata da una repentina tromba d’aria, pronti a interrogare di nuovo tutti, compresi (oramai, per rogatoria) gli stranieri.

Exit mobile version