Le mense scolastiche comunali danno l’addio all’usa e getta.
Dall’1 ottobre i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria di Sassari consumeranno i loro pasti usando piatti, bicchieri e posate lavabili, al posto degli utensili monouso compostabili utilizzati finora.
La decisione che renderà le mense più ecosostenibili è stata annunciata dalla ditta che gestisce le mense, la Vivenda, durante una visita programmata deli dirigenti scolastici e del sindaco al centro preparazione pasti.
Il progetto partirà in via sperimentale in alcune mense per essere poi gradualmente esteso, nel corso dell’anno scolastico, in quasi tutti gli istituti scolastici, a eccezione di quelli in cui per ragioni logistiche non potrà essere attuato.
Grazie alla lavastoviglie presente nella sede di Vivenda, tutto sarà lavato e sanificato per essere poi portato quotidianamente nelle mense insieme ai pasti.
Lo scorso anno sono stati in totale 595.164 i menù completi distribuiti, a cui si aggiungono quotidianamente quelli speciali: 258 più 78 per insegnanti. Questi sono accuratamente studiati per esigenze sanitarie come intolleranze, allergie, celiachia) e per motivi religiosi o etici (sia per chi è di religione musulmana, sia per chi segue diete vegetariane o vegane).
Soltanto per i menù speciali sarà mantenuta la confezione monoporzione, in modo da evitare contaminazioni. Il progetto consentirà quindi un imponente abbattimento della quantità di rifiuti prodotta. L’utilizzo delle stoviglie lavabili inoltre permette di rendere il pasto più simile a quello casalingo.
Nei menù, studiati dalla nutrizionista del Comune, si punta il più possibile sulle produzioni sarde e si cerca di privilegiare i prodotti lattiero-caseari locali, così come l’olio, le uova, la passata di pomodoro, l’ortofrutta, spiega l’Ansa.