Non sentiremo l’Inno russo alle olimpiadi in Francia, non vedremo sventolare la bandiera bianca blu e rossa, e questo perché durante la manifestazione sportiva che per antonomasia rappresenta la pace, quella manifestazione che per tutta la durata dei giochi nell’antica Grecia stabiliva la cosiddetta Tregua Sacra Olimpica, sospendendo ogni conflitto e interrompendo ogni guerra, Russia e Biellorussia non possono partecipare. Praticamente per non indisporre gli Stati Uniti qualcuno ha deciso che gli atleti Russi sono ammessi senza inno e senza bandiera.
Ma la vera notizia è che alcuni atleti tra i più forti di queste nazioni escluse hanno scelto di dire no e non partecipano se non possono farlo coi colori della propria nazione. Una di queste atlete ci è molto vicina, visto che si tratta della compagna di vita di Jannik Sinner, tanto osannato questo inverno per le sue vittorie.
Mi chiedo come gestirà la notizia la nostra politica che teme di schierarsi contro gli Stati Uniti, Sinner rimarrà un idolo ora che la sua compagna assume questa presa di posizione così forte? Inutile specificare che noi, e non solo per una questione sportiva, ci schieriamo con Sinner e con la sua compagna Anna Nikolajevna Kalinskaja, che con patriottismo rende omaggio alla propria nazione.
Piuttosto, con Israele che si fa?
Di Simone Spiga
Direttore di ReportSardegna24