Per il secondo anno consecutivo le attività di Is Mascareddas non rientrano tra quelle finanziate dal comune di Cagliari e la compagnia va all’attacco annunciando che le attività continueranno nella città metropolitana ma “non presentando più richiesta di contributo al Comune, assumendoci il rischio e la responsabilità di questa scelta.
Almeno finché ci sarà questa giunta e finché i criteri saranno volti a privilegiare i soggetti a discapito dei progetti”.
“Nel governo di questa città manca una scelta responsabile per quel che riguarda le politiche culturali – tuona il fondatore Tonino Murru – una riflessione su cosa si finanzia e perché, per fare che cosa. Idonei non beneficiari: questa formula è offensiva. È come dire vorrei ma non posso.
Un’amministrazione seria dovrebbe conoscere le necessità di spesa, programmarle per tempo. Il punto è che questa giunta non vuole investire in cultura e dovrebbe almeno assumersene le responsabilità. Se non investi in cultura – avverte Murru – tutto crolla. E rimangono in piedi soltanto le scelte di chi al momento governa. È come avere delle scorte di ossigeno e decidere a chi somministrarle, che significa decidere chi vive e chi muore. In questa città manca un’idea della qualità della vita che passi anche dagli investimenti sulla cultura. Questa giunta non se ne preoccupa”.
Fondata nel 1980, Is Mascareddas è una realtà culturale che ha contribuito alla diffusione e alla conoscenza del teatro di figura in Sardegna, educando all’incontro e al senso di comunità generazioni di giovanissimi spettatori. Lo scorso dicembre la compagnia è stata dichiarata bene culturale dalla Soprintendenza, che ha posto un vincolo di interesse storico-artistico sia sull’archivio che sulla collezione di marionette e burattini.