No ddl sicurezza: corteo numeroso a Cagliari

In tanti si sono riversate per le strade di Cagliari per contestare la parte del Ddl sicurezza che riguarda le proteste e le manifestazioni di piazza. Cartelli e striscioni per la libertà di parola e di corteo.

Ma anche bandiere e cori per la Palestina, è la prima manifestazione di piazza dopo le tensioni del corteo negato lo scorso 5 ottobre sempre nel capoluogo sardo: i partecipanti erano riusciti comunque a sfilare nonostante il divieto imposto dalla Questura contro il quale la rete studentesca ha depositato un ricorso al prefetto.

Nessuno stop invece alla marcia di oggi partita regolarmente intorno alle 17 da via Sant’Alenixedda, accanto al Teatro Lirico. In testa al corteo un gruppo di giovani con uno striscione nelle mani. Il messaggio: “La vostra repressione non ci fermerà, gherraus impari” (combattiamo insieme, in lingua sarda). Il primo coro ha fatto riferimento proprio alle tensioni di due settimane fa: “Il 5 ottobre ce lo ha insegnato, forzare un blocco non è reato”.

La manifestazione è promossa dall’Assemblea sarda contro il Ddl 1660. “Con questa ‘legge-manganello’ il governo Meloni vuole ‘regolare i conti’ con tutte le realtà ed esperienze di lotta in corso – si legge in un comunicato – e creare gli strumenti giuridici necessari per stroncare sul nascere i futuri, inevitabili conflitti sociali. La volontà di guerra sul fronte esterno richiede sul fronte interno un contesto sociale pacificato, e a questo ‘lavorano ‘tutti gli apparati dello stato”. Il corteo ha sfilato per le strade del centro.

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