“Nora, 1600 anni di storia” è il titolo (e il tema) della conferenza dell’archeologo Carlo Tronchetti in programma mercoledì mattina 3 aprile con inizio alle 11.30 al liceo “Siotto Pintor” di Cagliari, terzo appuntamento di “Archeologia ritrovata e i giovani”, la serie di incontri promossi dal GAK – Gruppo Archeologico Karalitano per gli studenti dell’istituto classico in viale Trento.
Rimasta sepolta per secoli con la sua storia punica, romana, vandala e bizantina, Nora è stata oggetto di scavi nella metà del Novecento, che hanno portato alla luce vasti settori dell’antica città costiera all’estremità occidentale del golfo di Cagliari. Dopo un periodo di inattività, nel 1977 è stato avviato lo scavo delle Terme a Mare, seguito da una serie di scavi e restauri di portata limitata. Nel 1990 è partita la Missione Nora, con il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologica e di diverse università italiane; progetto tuttora in corso i cui risultati, frutto di oltre trent’anni di studi, ricerche e pubblicazioni, offrono una visione aggiornata della storia di Nora che abbraccia un periodo di circa 1600 anni, dai primi insediamenti fino all’abbandono della città.
Già direttore della Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano e responsabile del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Carlo Tronchetti ha rivolto i suoi interessi scientifici alla Sardegna arcaica e alla ceramica greca e romana, cui ha dedicato saggi come “I Sardi: traffici, relazioni, ideologie nella Sardegna arcaica” (Longanesi 1988), “Cagliari fenicia e punica” (Chiarella 1990), “La ceramica della Sardegna romana” (Emmerre 1996); autore di diversi studi sulle ricerche condotte a Nora, collabora con importanti periodici scientifici italiani e stranieri.
Ogni anno l’associazione dei Gruppi Archeologici d’Italia individua un sito simbolo in cui tenere un evento principale, intorno al quale si snodano conferenze, escursioni e gite con l’unico filo conduttore della rivalutazione del bene minore. Per l’edizione del 2024, il GAI ha designato Cagliari come sito simbolo e affidato al Gruppo Archeologico Karalitano il compito di organizzare l’evento principale, che si terrà nel capoluogo dall’11 al 13 ottobre.
Il GAK – Gruppo Archeologico Karalitano è un’associazione di promozione sociale, che opera nell’ambito della tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio dei Beni culturali. Fondato a Cagliari nel 2018, dallo stesso anno aderisce ai Gruppi Archeologici d’Italia. Presieduto dalla professoressa Maria Spanedda, attualmente conta più di ottanta soci, in gran parte provenienti dal mondo della formazione, ma anche archeologhe e archeologi e studiosi con una lunga esperienza di lavoro nelle Soprintendenze Archeologiche, nell’Università o negli enti locali preposti alla tutela del patrimonio culturale. Nell’ambito della divulgazione dell’archeologia, il GAK ha organizzato conferenze e iniziative rivolte anche al mondo della scuola e dei giovani, ha collaborato a iniziative come il Festival Scienza e Monumenti Aperti, e ha realizzato video didattici e progetti scolastici di Percorsi e Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO).
Prossimi e ultimi appuntamenti di “Archeologia ritrovata e i giovani” al liceo “Siotto Pintor” il 19 aprile con Giovanna Pietra (“Tuvixeddu: la necropoli di Cagliari punica e romana” il titolo della sua conferenza) e il 9 maggio con Donatella Mureddu (“Karales, il doppio volto di una città: racconti di pietre e persone”).