NoTav: “Non accetteremo l’occupazione militare di Susa”

L'Opinione del Movimento NoTav

Il Movimento No Tav ed i proprietari del terreno sito in località San Giuliano di Susa, denunciano con sgomento l’usurpazione di diritti inalienabili di cittadine e cittadini.

Tale terreno oggetto di esproprio per la realizzazione di un’opera mostruosa, inutile e distruttrice era vissuto da mesi dai proprietari come luogo di incontro, di socialità e di discussione sul come poter far rispettare la regolarità delle procedure di esproprio ed eventualmente opporsi alle stesse, attraverso una pacifica resistenza volta a salvaguardare il territorio e la cittadinanza dalle terribili conseguenze che una eventuale cantierizzazione porterebbe a Susa e ai paesi vicini.

Prima ancora che le procedure di esproprio fossero terminate e quindi in pieno diritto di stare nella loro proprietà, a notte fonda, qualche centinaio di persone che erano presenti in loco, sono state attaccate con sproporzionata violenza e cacciate dai loro terreni a colpi di lacrimogeni.

Tutta la zona è stata militarizzata ed è stata chiusa la statale per diversi giorni causando disagi fortissimi alla popolazione.

Questo modo di procedere dimostra quanto la Valle di Susa sia vista dallo Stato come terreno di conquista in cui non valgono più i principi di giustizia e a questo punto nemmeno di legalità. Lo Stato intende impedire il dissenso senza preoccuparsi del fatto che molte imprese che distruggeranno la Valle sono colluse con la criminalità organizzata e nello schema che si ripropone ormai da tempo, le forze dell’ordine sono impiegate a garantire l’impunità dai crimini ambientali che compiono e gli enormi guadagni di queste imprese colluse, mediante la violenza di Stato e la repressione praticata sulla cittadinanza che resiste a difesa della propria vita e del proprio futuro.

Possiamo pensarla come si vuole su Tav, ma cedere di fronte al sopruso vorrebbe dire rinunciare alla propria dignità e alla propria libertà di autodeterminazione.

I proprietari di quel terreno, non riconoscono la validità della procedura di esproprio e per questo, salvo una piccola delegazione decisa insieme, non si sono presentati ma bensì adiranno le vie legali perché ritengono che quel terreno, trasformato in fortino militare, sia ancora legittimamente in loro possesso e utilizzabile.

Tutto il Movimento No Tav sarà al loro fianco per rivendicare i loro diritti ogni giorno e ogni momento.

Il Movimento riterrà Telt autrice di furto nel caso spostasse o continuasse a rovinare le strutture mobili e le suppellettili che stanno su quel terreno e respinge le pelose profferte di Telt di aiuto per il loro spostamento.

Il Movimento No Tav:

La violenza la pratica chi spara, occupa e mette barriere non chi si oppone con il proprio corpo e le proprie idee. E allora diciamo in modo determinato che tutte e tutti insieme rifiutiamo questa occupazione militare e questa distruzione annunciata e che da quel territorio non ci faremo di certo cacciare.

Contro la devastazione, l’impoverimento, l’eliminazione delle vocazioni territoriali, per difendere la salute, la scuola, il territorio e la nostra vita, per un lavoro pulito e non distruttivo e mortifero :

C’eravamo, ci siamo e ci saremo … sempre un minuto in più degli affaristi, degli eserciti, dei mafiosi e dei collusi con i devastatori.

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