Esondazioni e allagamenti, causati da una pioggia caduta incessante per 24 ore, stanno creando pesanti disagi a Milano e in gran parte della Lombardia.
E le previsioni non promettono nulla di buono.
Il Lambro è stato il primo fiume a superare gli argini, esondando prima in alcuni quartieri milanesi e poi nel Parco di Monza. “A Ponte Lambro – ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – abbiamo 170 persone senza corrente. Stiamo anche trovando una soluzione di emergenza per stanotte nel nostro Cam, stiamo portando delle brandine”. In via Rilke, i sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti per aiutare una donna disabile che non poteva uscire di casa. Gli alberi caduti hanno intralciato anche il trasporto pubblico.
Ma i vigili del fuoco hanno eseguito centinaia di interventi in tutta la provincia. A Masate (Milano) i caschi rossi hanno evacuato una scuola dell’infanzia per l’aumento del livello delle acque. Sempre nel Milanese, salvati bimbi e adulti anche a a Bellinzago Lombardo grazie a un intervento congiunto di vigili del fuoco e carabinieri. E il maltempo a Milano ha scatenato le polemiche politiche contro il Comune.
La situazione è peggiorata di ora in ora anche a Monza, dove il parco è stato chiuso per l’esondazione del fiume Lambro, le auto di un parcheggio sono state sommerse dall’acqua e diversi asili e scuole sono stati evacuati. Il sindaco del capoluogo brianzolo, Paolo Pilotto, ha invitato la cittadinanza a non usare l’auto. A Bernareggio (Monza) invece ha ceduto un muro di contenimento: in via precauzionale le tre famiglie residenti in uno stabile adiacente sono state evacuate.
Non solo Lambro, però. Anche il fiume Seveso è esondato nel tardo pomeriggio di oggi. La vasca di laminazione del Comune di Milano ha retto finché ha potuto. Poi, una volta riempita, le acque hanno invaso il quartiere di Niguarda “Questo perché – ha detto l’assessore milanese Marco Granelli – una vasca da sola non basta, servono anche quelle di Senago, Lentate e Paderno-Varedo. Dobbiamo fare tutte le vasche, per questo diciamo a Regione Lombardia che non dobbiamo perdere un minuto”.
Disagi e rischi hanno interessato gran parte della Lombardia, coinvolgendo pesantemente anche la circolazione dei treni, in particolare le linee Varese-Milano-Treviglio, Milano-Lecco e Novara-Milano-Pioltello. Smottamenti e allagamenti, in particolare di sottopassi, si sono registrati nel Lodigiano e nel Varesotto. A Bulciago, nel Lecchese, è uscito dagli argini il torrente Bevera e sono stati chiusi numerosi tratti di strada. In crescita costante il livello del lago di Como.
Il maltempo ha provocato disagi anche sulle autostrade. In particolare, sulla A1 si sono registrati 6 chilometri di coda a causa della chiusura dell’uscita di Fiorenzuola per allagamenti.
L’A4 è stata chiusa fra i caselli di Castegnato, nel Bresciano, e Cavenago (Monza), in direzione di Milano.
L’allerta proseguirà anche nella giornata di domani. Secondo le previsioni, fenomeni intensi continueranno a colpire Piemonte e Lombardia per poi scivolare verso Emilia, Veneto e gran parte del Nord-Est. Al Sud, invece, è previsto caldo intenso con punte fino a 35 gradi. La primavera 2024, che al nord somiglia all’inverno e al sud all’estate, sta spaccando l’Italia in due, e rischia di trasformarsi in un incubo.