Nuovi spazi per aziende nel porto oristanese di Santa Giusta

Nuovi spazi per insediamenti produttivi e una più efficace gestione degli interventi infrastrutturali Un taglio del nastro che segna un sostanziale efficientamento infrastrutturale ed operativo per il porto di Oristano – Santa Giusta.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, alla presenza del prefetto, Salvatore Angieri, degli amministratori comunali, del nuovo comandante della locale Capitaneria di Porto, delle forze dell’ordine, del Consorzio industriale e del cluster portuale, ha ufficialmente inaugurato la nuova delimitazione operativa portuale dello scalo centro-occidentale isolano.

Si tratta di un intervento che restituisce una nuova configurazione dei limiti doganali e di security del compendio, consentendo una più agevole attività di controllo delle aree di competenza dell’Ente, un più ordinato e razionale utilizzo degli oltre 11 ettari di spazi retrobanchinali che, previo rilascio di concessioni demaniali marittime, potranno essere destinati a nuove attività industriali, commerciali e logistiche.

Ma, anche, una migliore definizione delle aree operative dei piazzali di banchina sulle quali attuare i numerosi interventi infrastrutturali di competenza previsti.

Oltre 800 metri lineari di nuova delimitazione, quella realizzata per circa un milione di euro dalla ditta Mariano Cabras Srl, con il posizionamento di appositi new jersey, pannelli antiscavalco (orsogrill), tre varchi da 8 metri di larghezza delimitati da cancelli scorrevoli automatizzati ed una struttura prefabbricata per le attività di security portuale.

La nuova configurazione, più articolata e funzionale, apre, quindi, la strada ad interventi manutentivi ed infrastrutturali consistenti.

“Più che una semplice delimitazione delle aree operative portuali, oggi inauguriamo il nuovo layout dello scalo di Oristano – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Definiamo ufficialmente e ordinatamente le aree di competenza dell’Ente, con una razionalizzazione degli spazi esistenti parte dei quali, previo rilascio di concessione demaniale marittima, ospiterà l’insediamento di nuove attività produttive e commerciali a sostegno della crescita del porto e del territorio. Allo stesso tempo, la nuova definizione ci consentirà di procedere speditamente con il corposo pacchetto di interventi infrastrutturali che, come già annunciato pubblicamente e contrariamente alle ingiustificate accuse di mancata attenzione dell’Ente verso lo scalo”.

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