“Non posso che esprimere il mio pieno appoggio alle legittime motivazioni che hanno portato il Coordinamento Nursing Up Sardegna a proclamare, per giovedì 1 febbraio, una giornata di sciopero che coinvolgerà tutto il personale del comparto dipendente dell’Arnas Brotzu di Cagliari”.
Lo annuncia Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato Nursing Up.
“Siamo di fronte a disagi, disorganizzazione e iniquità per i nostri professionisti – attacca De Palma – che sono, da tempo, davanti agli occhi della collettività e della politica regionale e che, come presidente nazionale del Nursing Up, sento di voler porre nuovamente all’attenzione dei media, perchè si tratta di fatti che superano gli ambiti territoriali della Sardegna, e che denunciamo ormai quotidianamente, su tutto il territorio nazionale.
Come noto, nell’ambito dell’Azienda Brotzu di Cagliari, convivono due presidi ospedalieri di vitale importanza per la tutela della salute di tutto il territorio regionale, e che abbracciano un bacino di utenza consistente nell’ambito dell’isola. Ci riferiamo all’ospedale oncologico Businco e al presidio sanitario San Michele, quest’ultima la realtà più importante per ciò che concerne le emergenze-urgenze e soprattutto i trapianti”.
“La ragione principale, che porterà gli infermieri e le ostetriche del Nursing Up Sardegna ad incrociare le braccia fra pochi giorni, nell’estremo e mai auspicato tentativo di sensibilizzare le amministrazioni di competenza, è la gravissima carenza di operatori socio sanitari nei turni diurni, e la totale assenza in quelli notturni, per entrambi i presidi sanitari. Questa realtà, se da un lato genera un costante e strutturale demansionamento, in quanto costringe i nostri professionisti ad assumere a proprio carico compiti che nulla hanno a che fare con il proprio profilo professionale, dall’altro li obbliga gioco forza a superare, con carichi di lavoro esasperanti, i limiti dell’umana tolleranza, con grave rischio per il loro prioritario mandato, e quindi per l’assistenza ai cittadini”.